Ieri sera, a “Zona Bianca”, Mauro Corona è stato invitato ad esprimere il suo parere sul disastro della Marmolada. Lo scrittore e alpinista è stato una quarantina di volte su quelle montagne e non ama che si parli di tragedia annunciata. “E’ da ieri che sento ‘si poteva evitare’. – ha esordito – Voglio ricordare che il giorno prima era ancora più caldo ed erano andati su altrettanti escursionisti, guide alpine coi clienti e non è successo niente. I fatti diventano tali sono quando sono accaduti. Allora cosa facciamo…rimaniamo a casa? Questa è una passione. Ovviamente questo caldo è responsabilità dell’uomo”.
“E’ inutile dare le colpe agli altri, la natura è questa”
“Smettiamola con la retorica! – ha aggiunto – Il giorno prima c’era il doppio di gente lassù. Allora cosa facciamo…non andiamo a lavorare perché ci sono gli incidenti sul lavoro? Non attraversiamo le strisce pedonali perché ci investono? La vita è fatta anche di questo. E’ chiaro che dopo questo caso saranno più attenti ma la montagna è sinonimo di libertà. E’ inutile dare colpe agli altri, la natura è questa. La colpa è nostra che abbiamo distrutto l’atmosfera del pianeta. Siamo passati dal clima mite mediterraneo a un clima tropicale. Qui ogni sera ci sono temporali con la grandine come le uova. Da qui in avanti dovremmo ridisegnare tutto il nostro modo di vivere, non solo di andare in montagna”.
“Non faccia retorica, altrimenti me ne vado subito”
“Le faccio una domanda secca allora – è intervenuto il conduttore Giuseppe Brindisi – Viste le condizioni climatiche, soprattutto quelle che avremo nei prossimi anni, d’estate possiamo decidere di non andare in montagna, di non fare scalate e di non andare sui ghiacciai? Corona, è una domanda da profano”. “Brindisi, mi meraviglio di lei! – ha sbottato Corona – Senta qua, basta! Allora non si va neanche a lavorare perché ci sono le morti sul lavoro, i terremoti, i maremoti, le alluvioni, le inondazioni. Non faccia retorica! Se no me ne vado subito. Brindisi, con me non deve fare giochetti”. “Ma io non sto giocando – ha precisato il conduttore – Non gioco soprattutto perché ci sono dei morti e dei dispersi. Le assicuro…io non voglio giocare, voglio capire”. “Quanti morti ci sono sul lavoro? Lei fa i giochettini”, ha ribadito l’alpinista.
Sabrina Scampini chiede delle regole e Corona si scalda
Gli animi si sono scaldati quando Giuseppe Brindisi ha dato la parola a Sabrina Scampini. “Sembra che improvvisamente ci siamo resi conto che il cambiamento climatico ha un effetto sulle nostre vite – ha rilevato la giornalista – Secondo me bisogna fare delle riflessioni. Da una parte, su quello che noi possiamo fare per l’ambiente che non è un argomento da sinistra radical chic ma un argomento che riguarda tutti quanti. Dall’altro, forse bisogna ripensare al modo in cui ci approcciamo a questa natura. Domandarci se sia giusto andare in quelle zone quando il clima adesso è così caldo, secondo me è una domanda che ci dobbiamo fare. Se non è opportuno, si può andare da altre parti. Se il clima cambia, forse vanno cambiate le regole”.
“Signorina, lei non sa neanche come sono fatte le montagne”
Mauro Corona ha perso le staffe: “Guardi signorina, l’anno scorso era più caldo di ieri e di oggi e si andava sulla Marmolada. Non è opportuno neanche fare l’amore quando un fidanzato uccide la fidanzata. Sabato c’era il doppio della gente sulla Marmolada. Non si può fare della retorica così di bassa lega”. “Ma chi la sta facendo scusi? Noi stiamo facendo delle domande”, ha replicato la Scampini. “Mi fa parlare? Altrimenti vado via. Lei non sa nulla di montagna, non sa neanche come sono fatte le montagne”, ha urlato l’alpinista. “Infatti stiamo domandando a lei”, ha sottolineato la giornalista.
Corona si alza e se ne va: “Vi mando a quel paese”
Corona ha rincarato la dose: “Venga sulla montagna a capire, invece di stare lì a parlare di cose che non conosce”. “E’ un po’ agitato, si deve calmare”, ha consigliato la Scampini. “Basta me ne vado, non sono d’accordo con ‘sta gente. Allora vi mando a quel paese e tenetevi la sapiente di montagna. Andate in malora tutti quanti, gentucola”, ha urlato Corona prima di togliersi l’auricolare e abbandonare il collegamento.