Ieri sera, a “Porta a Porta”, Bruno Vespa ha intervistato Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Da quando la Russia ha invaso il suo Paese, la First Lady ha parlato solo due volte con una tv straniera. La prima con la Cnn, la seconda con la Rai.
La notte in cui è scoppiata la guerra
Olena Zelenska è tornata con la memoria alla notte del 24 febbraio, quando si sono accorti di essere sotto attacco. “Quella notte ha messo una croce sopra la nostra vita di pace. La parola che la definisce meglio è ‘choc’ – ha spiegato – Noi stavamo dormendo tranquillamente nei nostri letti quando alle 5 del mattino abbiamo sentito le esplosioni sopra la nostra città. Non mi ricordo neanche il mio primo pensiero in quel momento ma sicuramente erano i pensieri più drammatici della mia vita. Mio marito era già vestito ed è partito subito per il lavoro dicendomi una sola parola: ‘È iniziato’. E dal quel momento è iniziato tutto”.
“Fino all’ultimo, non credevamo che ci avrebbero attaccato”
“All’inizio non ho capito cosa stesse succedendo – ha svelato – C’è stato come un boato, un tuono. Poi ho pensato che fossero fuochi d’artificio…Alla fine, ho realizzato che erano esplosioni, una dopo l’altra. Tutto si è gelato dentro di me e ho capito che era la guerra”. Bruno Vespa le ha chiesto se si aspettano di essere attaccati. “La possibilità di questo attacco era nell’aria, tutti ne parlavano, tutti erano molto tesi ma noi fino all’ultimo non riuscivamo a credere che i nostri vicini potessero compiere questi atti”, ha replicato Lady Zelensky.
“Non pensavo che non avrei visto mio marito per così tanto tempo”
Il primo pensiero è stato quello di proteggere i suoi figli (un ragazza di 17 anni e un bambino di 9, ndr.): “All’inizio non sapevo come agire e cosa fare per la loro sicurezza”. A tal proposito, Olena Zelenska ha raccontato cosa le disse il marito prima di separarsi da loro: “Gli ho chiesto cosa dovevamo fare, io e i bambini. Lui ha detto: ‘Io vi telefonerò, aspettate’. In quel momento, non ho realizzato che potesse essere una cosa lunga, che non ci saremmo visti per così tanto tempo. Avevo la speranza di rivederlo ma non la sicurezza”.
“Ci mettiamo a letto con la speranza di svegliarci la mattina”
“In questo momento, sto pensando non solo ai miei bambini ma a tutti i bambini ucraini perché non stanno tutti al sicuro – ha proseguito – In Ucraina, non c’è un posto dove si è al sicuro al 100%. I missili colpiscono gli edifici residenziali. I miei bambini stanno vivendo alla giornata, non pianificano nulla né per domani né per dopodomani. Stanno aspettando che la guerra finisca. Non vorrei essere al posto dei bambini ai quali è stata tolta l’infanzia e la gioventù. Mia figlia ha finito la scuola e adesso deve intraprendere il percorso universitario. Ma quando scoppia la guerra nel tuo Paese, tu non sei sicuro di niente. Questo è orribile. Ma la cosa ancora più orribile è che tutti i giorni vediamo la morte dei nostri bambini ucraini. Tutti si mettono a letto con la speranza di svegliarsi la mattina. Se ho avuto paura di morire? Tutti l’abbiamo avuta. Anche i miei figli. Tutti i bambini”.
Ecco perchè Olena si è rifiutata di andare all’estero
“Avete valutato l’idea di andare all’estero?”, ha domandato il conduttore. “Ce l’hanno offerto, è vero – ha ammesso la First Lady – Sin dall’inizio della guerra. Ma io mi sento più tranquilla qui e non mi sono mai pentita di non essere andata all’estero perché lì starei angosciata. Mio marito ha sempre saputo che io non avrei mai accettato una cosa del genere. Lui poi non si sposterà mai e io devo sostenerlo. In famiglia, io e mio marito abbiamo un rapporto alla pari. Mentre con i bambini è una specie di plastilina. I bambini fanno di lui quello che vogliono”.
“Non abbiamo aggredito nessuno, la verità è dalla nostra parte”
Dopo aver ringraziato gli italiani per aver accolto tanti ucraini nella loro terra, Olena Zelenska ha auspicato che il suo popolo possa continuare a resistere nonostante l’esercito russo sia oggettivamente molto più numeroso: “Non posso dire che non abbiamo paura ma noi difendiamo la nostra terra e la verità sta dalla parte nostra. Noi non abbiamo aggredito nessuno, stiamo difendendo la nostra casa. Dobbiamo resistere, anche a lungo termine. Speriamo che le nostre forze bastino”.
“Tornare a mangiare gli spaghetti, significherebbe che è tornata la pace”
“Suo marito mi ha invitato in Ucraina dicendo che nemmeno da voi la cucina è niente male. Però credo che un po’ di rimpianto per gli spaghetti italiani ce lo avesse”, ha sottolineato Bruno Vespa. “Forse anche gli spaghetti fanno parte della vita di pace, mi ricordano quando potevamo viaggiare – ha chiosato la moglie del presidente ucraino – La cosa principale è far tornare questa possibilità perché significherebbe che abbiamo la pace e la tranquillità. Anch’io vorrei invitarla in Ucraina. Quando arriverà la pace? Vorrei saperlo anch’io, vorrei chiederlo a qualcuno. Tutti i giorni noi pensiamo solo a questo”.