Si chiama X.pose, l’ultima provocazione della moda “hi-tech”. Si tratta di un corpetto stampato in 3D, composto da una rete di gomma cucita su una membrana che copre le nudità. Trasparenze tecnologiche considerato che l’indumento, ideato dai designer Xuedi Chen e Pedro Oliveira, è collegato allo smartphone. Più dati vengono registrati e più si utilizza il cellulare, specie per connettersi al web, più il corpetto diverrà trasparente scoprendo seno, pancia e schiena. X.pose rappresenta la “gabbia” in cui è imprigionato l’uomo moderno, sempre più schiavo del web. Uomini e donne non esitano a rinunciare alla propria privacy in favore dell’esigenza di essere sempre connessi. “Oggi – racconta uno dei designer – ci lamentiamo se Google e Facebook ficcano il naso nella nostra privacy, se sanno tutto di noi. Eppure continuiamo a mettere in mostra la nostra vita privata sul web, quasi senza limiti. E’ un paradosso…Questa scultura interattiva è nata per dare una forma fisica a questa contraddizione”. Al momento X.pose è solo un prototipo e, in quanto tale, non è in vendita.