Tornate alla ribalta per la serie tv incentrata sulla loro storia trasmessa su Netflix, Wanna Marchi e Stefania Nobile sbarcano a “Non è l’Arena”. Le due ex tele-imbonitrici che spacciavano alghe per scioglipancia sono state condannate a quasi 10 anni di carcere per associazione a delinquere, truffa aggravata e bancarotta fraudolenta. Oggi dopo aver scontato la pena vivono tra l’Albania e l’Italia.
“In tv si vendevano pure i peli intimi femminili”
“Quando dite ‘i co***oni vanno inc*lati’… è una frase pesante”, sottolinea Massimo Giletti. “C’è sfuggito di mano, l’abbiamo detto – replica Stefania Nobile – I maghi esistono ancora. All’epoca in tv si vendeva qualunque cosa, dai parrucchini ai peli posticci per altre zone. Qui siamo in tribunale?”. “Peggio, la televisione è peggio di un tribunale”, ribatte il conduttore torinese. “Abbiamo fatto nove anni e mezzo di galera, cosa volete da noi? L’ergastolo?”, urla Wanna Marchi.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
“Tra i nostri clienti anche politici e preti”
Luca Telese si lascia andare ad una ricostruzione dei fatti che fa infuriare le due donne: “Loro scelgono di andare su un altro piano ed è quello di fare un database di tutti i loro clienti, cercare pertinacemente i più deboli, colpirli, depredarli, alcuni portarli in rovina”. “Mi spieghi come fa un povero ad avere 500 milioni! Tutti i falliti compravano da Wanna Marchi! Peccato che tra i nostri clienti ci fossero politici, preti, cardinali. C’era di tutto”, sentenzia Stefania Nobile.
“Telese…lei è un uomo pesante di peso e di carattere”
“Come è cattivo lei, non la sapevo così – le fa eco Wanna Marchi – Mamma mia, è pesante oh! A parte che è pesante di peso e si vede. Lo scioglipancia le andrebbe bene. Lei è un uomo pesante di peso, di carattere e di persona”. “Se avete un po’ di crema scioglipancia sono qua…”, ironizza Luca Telese.
“Il mio primo marito? Grazie a Dio è morto”
Massimo Giletti manda in un’onda una vecchia intervista a Raimondo Nobile, primo marito di Wanna Marchi. Era il 2002 e l’uomo che è stato 27 anni al fianco della regina delle televendite si sfogava proprio con Giletti, all’epoca conduttore de “I Fatti Vostri”. “Grazie a Dio è morto, il Signore ogni tanto è giusto”, sbotta Wanna Marchi. “Beh, adesso non esageriamo. E’ il padre di Stefania”, fa presente il conduttore.
“Io la morte la posso augurare ma il carcere mai”
“Eh purtroppo – dichiara la Nobile – Mio padre è stato arrestato prima di mia madre, per i fatti suoi. Questo non lo avete detto. Non lavorava con noi, era già fuori dalla nostra famiglia”. “A lui piacevano molto i miei soldi – aggiunge la madre – Avevo 18 anni, ero giovane, gli errori si fanno nella vita. Mi volete perdonare per questo? (…) Io la morte la posso augurare ma il carcere mai”. E rivolta a Giletti: “L’audience che avrai questa sera la ricorderai per lungo tempo”.
Di cosa vivono oggi Wanna Marchi e figlia
“Abbiamo fatto la galera, sono stati risarciti tutti – precisa Stefania – adesso non sono più in carrozzina, ballano tutti. Dai…e che ca**o! Mi sono rotta i co***oni, basta! L’ho pagata cara”. “Oggi di che cosa vivete?”, domanda Massimo Giletti. “Io sono dipendente a Milano, ho un signor stipendio – risponde Stefania – Lavoro nei locali con il mio ex fidanzato Davide Lacerenza, lavoro con lui da 20 anni. In Albania faccio i locali e li vendo”.
GUARDA L’INTERVISTA COMPLETA (VIDEO)
Il consiglio finale per il caro bollette: “Tro**ate di più”
“Io sono pensionata e prendo 600 euro al mese. Capito? Questa è l’Italia. Con 40 e passa anni di contributi”, dice Wanna con amarezza. Nel finale, Stefania Nobile dà un consiglio agli italiani per ridurre i consumi della luce e risparmiare sulla bolletta: “Secondo me, dovreste spegnere un po’ di più la luce, anche la televisione. Dovreste fare di più l’amore…una sana tro*bata fa bene alla salute e fa risparmiare la luce”.