Com’è noto, Vittorio Sgarbi è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una forte depressione. A dare qualche particolare in più sulle condizioni di salute del critico d’arte è “Fanpage.it”. L’ex sottosegretario alla Cultura si troverebbe in ospedale da dieci giorni. A rendere necessario il ricovero, oltre alla mancata voglia di comunicare, sarebbe stato il rifiuto del cibo. Tutti sintomi riconducibili al suo stato depressivo. Vittorio Sgarbi viene dunque alimentato e le sue condizioni sarebbero in miglioramento, anche se resta sotto stretto e costante monitoraggio specialistico.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Vittorio Sgarbi ricoverato per depressione, la preoccupazione di familiari e amici
Intanto, c’è preoccupazione tra i familiari e gli amici del critico d’arte. A cominciare dalla storica compagna Sabrina Colle, dalla sorella Elisabetta e dall’amico Marcello Veneziani che ha rivolto a Vittorio Sgarbi una lettera-appello dalle pagine del quotidiano “La Verità”. “Alzati e cammina – ha detto lo scrittore e giornalista – (…) Non puoi passare dalla parte del male di vivere, non si addice la bandiera bianca a chi ha cantato la policromia nella vita e dell’arte (…) Non puoi arrenderti tu che hai vissuto la vita al massimo, hai vissuto più giorni in una notte, più vite in una vita sola, dissipandola, strapazzandola, invadendo le vite altrui; devi essere grato per quel che hai vissuto, e ora devi riconvertire in bene il bello che hai ricevuto e propagato (…) Lascia che sia la vita o Chi per lei a decidere la fine”.

Il messaggio di Alba Parietti: “Sei sempre sembrato indistruttibile, il più forte di tutti e non è mai così”
Nei giorni scorsi, anche Alba Parietti aveva rivolto un pensiero a Vittorio Sgarbi: “Sappiamo tutti, perché ci viene raccontato, che non è un momento facile per te ed è davvero triste pensarlo perché tu hai sempre dato a tutti una grande energia e una grande forza e sei sempre sembrato indistruttibile, il più forte di tutti e non è mai così, perché non siamo indistruttibili. Io ti ho sempre ammirato come tutti per la tua intelligenza straordinaria e per la tua cultura. Insieme ne abbiamo passate tante e non avrei mai sospettato che tu potessi trovare le parole consolatorie migliori di tutte le altre in un momento di grande difficoltà, su un argomento di cui io neanche ti avevo parlato. Da solo ti sei accorto di una grande difficoltà che io avevo in quel momento, mi hai scritto delle parole meravigliose, bellissime e inaspettate che mi hanno dato una forza enorme e soprattutto mi hanno fatto capire che mi volevi bene e che mi stimavi. Avere la tua stima per me è sempre stato molto importante perché io so quanto a poche persone tu l’abbia dedicata veramente ed erano parole di grande affetto”.

“Tu hai ancora tanto da dare, forse in una maniera diversa rispetto a prima”
“Questo grande affetto io te lo voglio ricambiare e ti voglio dire quanto tu sia stato capace di cogliere l’affetto umano mio che nessuno coglieva e anche della persona di cui stavamo parlando che era Giuseppe che era morto da poco – ha aggiunto la conduttrice – Hai usato delle parole e mi avevi mandato una poesia. Di tutte le persone che mi hanno consolato sei stato quello che mi è rimasto più impresso. Ora tutto questo non può andare sprecato, Vittorio. Tu hai ancora tanto da dare, forse in una maniera diversa rispetto a prima. Ti abbiamo immaginato come l’essere più forte e potente della televisione, indomito, invece adesso io ti voglio pensare come una persona fragile che, però, ha un sacco di tenerezza e di cultura e di passioni e di esperienza da raccontare. Quindi ci devi stare vicino perché siamo noi ad avere bisogno di te. Io personalmente mi sono accorta di averne e che manchi tantissimo. Ci manchi Vittorio. Torna tra di noi anche con la ‘violenza’ se vuoi, ma con la tua intelligenza e con la tua capacità di carpire il meglio e il peggio dell’essere umano”.

Vittorio Sgarbi: “La depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare”
Due settimane fa Vittorio Sgarbi, che negli ultimi tempi è apparso smagrito e provato, aveva parlato della sua depressione su “Robinson”, inserto del quotidiano “La Repubblica”. “Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto – aveva confessato – Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto (…) Oggi guardo le cose senza il desiderio di essere coinvolto. Senza rappresentare una parte. Se ero prigioniero della mia immagine? Penso di sì (…) Oggi, nel ripensare a certe cose di allora è come se vedessi un altro me (…) Non era una recita a teatro ma la rappresentazione del mio temperamento. Questo è stato il senso della televisione per me (…) Cosa ne sarà del mio futuro? È una domanda che non posso evitare sapendo oltretutto che la mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare”.