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“I meridionali sono inferiori”, Vittorio Feltri a processo per istigazione all’odio razziale

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02 Marzo 2024, 13:02

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Vittorio Feltri sarà processato per istigazione all’odio razziale. La decisione dei giudici arriva dopo l’esposto presentato dall’ex senatore Saverio De Bonis, poi espulso dal Movimento 5 Stelle. Tutta colpa delle frasi pronunciate dal direttore de “Il Giornale” sul Sud e sui meridionali. Ecco qualche esempio: “Al Sud sono contro le autonomie perché vogliono vivere sulle spalle degli altri”, “Tra Nord e Sud un abisso. Milano grande, Roma grande immondezzaio di Italia”, “I meridionali? In molti casi sono inferiori”. Il processo si svolgerà con rito abbreviato e in caso di condanna la pena sarà ridotta di un terzo. Un’eventualità che Vittorio Feltri, fiducioso nell’assoluzione, non prende neanche in considerazione.

Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti (Foto da video)

“Io e Vannacci siamo un po’ parenti, nel suo libro dice cose ovvie”

Per istigazione all’odio razziale è indagato anche il generale Roberto Vannacci. “È segno che siamo un po’ parenti – ironizza Vittorio Feltri in un’intervista al “Corriere della Sera” – Il generale ha scritto un libro, ‘Il mondo al contrario’, e ha fatto bene a scriverlo. È stato bravo e il successo di pubblico che sta ottenendo è consequenziale. Io quel libro l’ho letto, uno dei pochi che lo ha fatto davvero, non c’è scritto un c… di strano, tutte cose ovvie. Ma io non ho mai affrontato questi temi come ha fatto Vannacci”.

Roberto Vannacci (Foto Facebook)

“Sarò assolto, oggi non si può più scrivere o dire niente”

Alla domanda sul perché abbia scelto il rito abbreviato, il direttore de “Il Giornale” risponde infastidito: “Eh, abbreviato un par di zeri: sono più di 7 anni che questa farsa va avanti… Il mio avvocato ha suggerito di fare questa scelta. Ma tanto sarò assolto, l’ennesima perdita di tempo per una giustizia ingolfata. Penso che non si può più scrivere o dire niente. Ora ti incriminano subito. A parte il furto o la rapina a me hanno contestato di tutto Ma c’è sempre una sinistra giudiziaria, che a questo potere è rimasta ben aggrappata. Ma mi auguro che ci sia una giustizia avveduta”.

Vittorio Feltri (Foto da video)

“Il Nord si è evoluto, mentre il Sud non riesce a farlo. Lo sanno tutti”

Vittorio Feltri fa notare che dovrebbe essere il primo a sentirsi discriminato: “Mi chiamano ‘Polentone’ da 100 anni, perché sono di Bergamo. Ma la verità è che la polenta è buonissima e tutto il resto sono stupidaggini”. Nessun pentimento rispetto alle sue boutade sul Mezzogiorno. “Il Nord si è evoluto, mentre il Sud non riesce a farlo – afferma – perché c’è una disorganizzazione politica che non consente a nessuno di fare un passo avanti. Questo lo sanno tutti e lo dice lo stesso governatore della Campania: Vincenzo De Luca”.
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Paolo Del Debbio e Vittorio Feltri (Foto Instagram)

“La mia città preferita è Napoli e parlo benissimo napoletano”

“Io al Sud ci sono cresciuto: a Guardialfiera, in Molise – racconta – Là c’è gente tosta. Mio padre è morto quando io avevo 6 anni e non sguazzavo affatto nell’oro. Mia madre, ogni estate, mi mandava in Molise da sua sorella, perché là c’era mio zio che amministrava un feudo e io ho pure imparato il dialetto. Ci ho vissuto benissimo. Di recente mi hanno telefonato degli amici storici, dicendo che le campane di Guardialfiera si erano rotte. Così ho firmato un assegno da 15 mila euro e le abbiamo ricomprate”. “La mia città preferita in assoluto è Napoli – confessa a fine intervista – Ho sempre avuto amici napoletani. Parlo benissimo il napoletano”.

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02 Marzo 2024, 13:02

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