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Vittorio Feltri: “Il mio obiettivo del 2024 è non morire”

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17 Gennaio 2024, 18:25

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Vittorio Feltri, ottant’anni compiuti lo scorso giugno, nel suo nuovo libro dal titolo “Fascisti della Parola”, si schiera contro il politicamente corretto. “È una moda che parte dall’America – dice in un’intervista a “Novella 2000” – che da noi ha attecchito, cominciando dalla parola “neg*o” e da lì siamo arrivati a ‘genitore1’ e ‘genitore2’ al posto di mamma e papà, o mamma e mamma o papà e papà. Io le trovo anche ridicole, però hanno sfondato, non in tutti, ma in gran parte degli italiani che contano”.

Vittorio Feltri (Foto Instagram)

“Sono arrivato al punto che me ne frego delle critiche”

Il direttore del “Giornale” è tra i pochi giornalisti in Italia a cui è consentito di oltrepassare il confine del politicamente corretto. “Perché sono vecchio – spiega – Ho 80 anni e faccio questo mestiere da oltre 60 anni, non è che l’ho fatto in silenzio questo lavoro intendiamoci, quindi mi perdonano tante cose, comprese tante esagerazioni linguistiche. Poi bisogna dire che io sono arrivato al punto che me ne frego delle critiche, è una cosa che faccio già da anni”.

Paolo Del Debbio e Vittorio Feltri (Foto Instagram)

“Mi scrivono ‘vecchio’, ‘ubriacone’, me ne dicono di tutti i colori”

“Sui social, ho più di 500 mila follower – aggiunge – non sono tutti d’accordo con me e mi insultano, mi scrivono ‘vecchio’, ‘ubriacone’, me ne dicono di tutti i colori, ma io non me la prendo perché so benissimo che l’opinione pubblica non è compatta, c’è sempre qualcuno cui stai sulle pal*e, lo trovo fisiologico (…) Se è importante per me avere anche la stima dei giovani? Inutile dire che mi fa piacere, ma sostanzialmente me ne frego”.
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Vittorio Feltri (Foto Instagram)

“Sono convinto che i giovani di oggi non siano diversi”

“Io sono convinto che i giovani di oggi non siano diversi da quelli di ieri – afferma Vittorio Feltri – io ricordo quando ero un ragazzo, e negli anni Cinquanta c’erano i teppisti. La ‘teppa’ era la periferia, erano ragazzi di periferia, di livelli sociali piuttosto bassi, che costituivano delle autentiche bande come i maranza di oggi, quindi non c’è niente di nuovo. Dopo di che sono arrivati gli anni 60 ed è iniziato il sessantotto, gli studenti, le rotture di cogl*oni, i cortei, da tutto questo è sortito il terrorismo, le Brigate Rosse nascono da lì, lo spunto lo prendono da lì, non mi sembra che le Brigate Rosse siano più apprezzabili delle bande di oggi”.

Vittorio Feltri (Foto Instagram)

“Mai visto Sanremo in vita mia. E mai lo vedrò!”

Progetti per il 2024? “L’obiettivo è quello di non morire – dice – perché ho compiuto 80 anni ed è stato uno shock per la parola ‘ottanta’, lo proverà anche lei glielo auguro. L’importante è la salute. Poi dal punto di vista economico non ho problemi per fortuna, non ne ho mai avuti, perché fin da ragazzino badavo molto al sodo e al soldo (…) Se seguirò Sanremo? Mai visto in vita mia. E mai lo vedrò!”.

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17 Gennaio 2024, 18:25

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