Vittorio Feltri scende in campo per difendere Gennaro Sangiuliano. Il direttore editoriale de “Il Giornale” affida la sua analisi dello scandalo che rischia di affondare il ministro della Cultura del governo Meloni ad un video pubblicato sul sito della testata che dirige. Vittorio Feltri si lascia andare ad una difesa sessista. A inizio video, tesse le lodi del titolare del dicastero della Cultura: “Tutti parlano di Sangiuliano. Intanto perché è stato un bravo ministro, ha rinnovato i musei, ha fatto tante cose interessanti nell’ambito della materia di cui si occupa”.
Quindi va subito al sodo, ovvero alla relazione sentimentale intrecciata dal ministro con l’influencer di Pompei Maria Rosaria Boccia che stava per realizzare il sogno di diventare consigliera. “Tutti lo stimano ma ha avuto un incidente, un incidente di tipo femminile – afferma il direttore editoriale de “Il Giornale” – Si è preso una consulente gratuita, se l’è trascinata in ufficio per aiutarlo a sbrigare qualche piccola pratica ed è successo un bordello perché la ragazza si è sentita una specie di viceministro, ha un po’ esagerato e questo ha comportato che anche le persone che lavoravano insieme a Sangiuliano non riuscivano a capire che figura fosse questa bella ragazzotta che stava sempre vicino a Sangiuliano”.
“Le donne confondono l’ufficio con il letto e pretendono anche di comandare”
“Succede così: a forza di stare vicino, un uomo e una donna, si avvicinano e si avvicinano…e finiscono a letto. Un fatto normale, per l’amor di Dio. Però bisogna stare molto attenti – sentenzia Vittorio Feltri – Quando una donna la porti a letto non la puoi portare anche in ufficio, sennò è un casino, perché le donne confondono l’ufficio con il letto e quindi pretendono anche di comandare. Ed è successo uno scandalo. Conosco bene il povero Sangiuliano perché è stato un mio vicedirettore a ‘Libero’, persona squisita di primo livello, ma anche lui si è fatto fottere dalla pucchiacca come dicono a Napoli, e questo mi dispiace. Non perché a me non piacciono le donne. Mi piacevano e mi piacciono anche adesso anche se non ricordo perché. Però bisogna tenere il piede sul freno perché quando purtroppo si accavalla il piacere del talamo con la scrivania succede sempre un casino. Speriamo che Sangiuliano se la cavi ma dubito”.
Il nuovo post di Maria Rosaria Boccia: “Non sono io ad aver creato il ricatto”
Nelle scorse ore, Maria Rosaria Boccia ha condiviso tra le Instagram Story un post in cui tira in ballo “un’altra persona”. “Durante questa vicenda, ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni – ha esordito – Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo. In questo contesto, il potere ha spinto il Ministro alle dimissioni per poi respingerle, all’interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
“Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’?”
“Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me – ha precisato la mancata consigliera – Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna. Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico. La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, ‘una che si vuole accreditare’, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e ‘un amore culturale’. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?”.