21 Aprile 2015, 10:25
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Il viaggio contro la solitudine di Gabriele Camelo, videomaker palermitano, è ricco di “SENZA”: senza meta, senza soldi, senza copione. Tutto ha inizio nel giorno di Pasquetta. Il 33enne si ritrova davanti ad una tavola vuota, imbraccia la telecamera e parte con uno scopo ben preciso: “abbandonarsi a ciò che accade”.
Da allora viaggia fra le persone, chiedendo ospitalità e sforzandosi di raccontare l’umanità. “Il senso? Non c’è – scrive su Facebook – Ne sono alla ricerca, per ora sento solo che qualcosa di buono si smuove in me e negli altri. No, non è un fuggire, o forse lo è solo in parte. Qualcosa di vitale si smuove e non è un palliativo al mio vuoto, seppure tutto parta da qui, dal vuoto. Sì, ho una casa dove dormire. Ma non mi sta bene. Sento più casa nell’avvicinarmi agli altri che ritirarmi nella mia stanza col mio yogurt magro (col miele) ad aspettarmi al risveglio. Io non voglio svegliarmi e basta. Io voglio svegliarmi PER. Qualcosa o qualcuno. Quello per me e per ora (ma lo è sempre stato) è il vero miele”.
Da una tavola vuota ad una imbandita il passo è breve. Accanto perfetti sconosciuti che in pochi attimi diventano conoscenti con una storia da raccontare e condividere: “Ritrovarmi davanti una lunga tavolata, con tanti posti a sedere, con pasta col sugo fresco (e che è servito in una scodellina sul tavolo, ché se lo vuoi aggiungere è come il formaggio), gli asparagi raccolti nel bosco, le poesie recitate, ed una donna-maestra che ti racconta come insegna ai propri bambini come la vita non abbia prezzo, ecco, ritrovarmi così è stata la testimonianza che davvero la felicità è ad un passo. Basta andarla a prendere, in giro per il mondo. Se poi il mondo si restringe alla Sicilia, è ancora più facile trovarla, la felicità”.
“Sento che questa solitudine fa male ma può far sorgere – spiega – Voglio far sgorgare una vita migliore. Non è vero che siamo costretti a vivere una vita che non vogliamo. Io voglio la mia vita desiderata”.
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21 Aprile 2015, 10:25