Adriano Tessarollo, vescovo emerito di Chioggia, si scaglia contro Bianca Berlinguer. Nei giorni scorsi il religioso ha scritto sui social alcune frasi, poi prontamente rimosse, in cui augurava alla giornalista ed ex conduttrice Rai, passata da rai3 a Rete 4, di essere aggredita. Ma andiamo con ordine. Le esternazioni del vescovo emerito erano riferite alla presa di posizione della conduttrice in merito ai fatti di Pisa dello scorso 23 febbraio, quando un corteo pacifico di studenti è stato manganellato dalla Polizia in tenuta antisommossa. Nel corso dell’ultima puntata del programma “È sempre Cartabianca”, Bianca Berlinguer ha espresso solidarietà nei confronti dei giovani manifestanti pro Palestina. La giornalista ha rimarcato le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella secondo cui “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
Il vescovo: “I giovani devono stare alle regole: i poliziotti fanno il loro dovere”
Il vescovo sembra non aver affatto gradito le parole della conduttrice tanto da decidere di scrivere sui social un post scagliandosi contro di lei: “Bianca Berlinguer mi piacerebbe fosse aggredita e che le forze dell’ordine si girassero dall’altra parte. I giovani devono stare alle regole: i poliziotti fanno il loro dovere e chi si presenta con violenza va fermato con la forza”. Frasi durissime e inaccettabili che istigano all’odio e che sorprendono, soprattutto se si pensa che arrivano da un uomo di Chiesa che dovrebbe parlare di pace, rispetto e fratellanza.
Adriano Tessarollo non è nuovo a questi episodi, è noto come il “vescovo social” e non perde occasione per condividere le proprie opinioni sul web. Il religioso ha preso posizione a favore delle forze dell’ordine scrivendo inoltre: “I giovani devono stare alle regole: i poliziotti fanno il loro dovere e chi si presenta con violenza va fermato con la forza”. Poi riferendosi alla giornalista ha aggiunto: “La solita furbastra, la ‘Bianca’ si vede chi è”.
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Bianca Berlinguer: “La ringrazio per la sua testimonianza di amore cristiano”
La giornalista non ha potuto fare a meno di replicare a quest’attacco con poche ma incisive parole: “La ringrazio per la sua testimonianza di amore cristiano”. Il post del vescovo è stato rimosso, ma in molti lo avevano già letto e rilanciato in rete. Adriano Tessarollo, 77 anni, alla guida della Diocesi veneziana dal 2009 al 2021, non è nuovo ad esternazioni di questo tipo. I suoi precedenti sono numerosi, come quando nel 2018 polemizzò contro la copertina di “Famiglia Cristiana” che recitava “Vade retro Salvini”. L’anno successivo, il vescovo ebbe un duro scontro con l’allora ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che si era detto favorevole alla rimozione del crocifisso dalle scuole, proponendo di togliere anche il ritratto di Sergio Mattarella.
Nel 2020 si fece notare dichiarandosi a favore dell’installazione di antenne sul campanile del Duomo e bancomat per le offerte in chiesa giustificando l’idea con le tante spese che la Curia deve sostenere. Infine, poco prima del pensionamento, nel 2021, denunciò un giovane tossicodipendente che l’aveva offeso per strada.
Le reazioni al post dell’ex vescovo: “Le sue parole sono indegne”
Il post del religioso contro Bianca Berlinguer ha sollevato molte critiche. Come si legge su “La nuova Venezia”, l’ex sindaco di Chioggia Fortunato Guarnieri ha così commentato il post: “Le sue parole sono indegne. Indegne a maggior ragione in quanto pronunciate da un principe della Chiesa che avrebbe il dovere di capire, di comprendere. Non riporterò la reprimenda del presidente della Repubblica, ai suoi occhi evidentemente insignificante, ma la inviterei a capire meglio quanto accaduto e se vi sia stata una reale motivazione per indurre una reazione tanto violenta. Qui la contrapposizione tra destra e sinistra non serve. Ciò che invece occorre è evitare che il clima che si è creato nel Paese non induca una repressione violenta delle libertà”.
Il vescovo ha replicato all’ex sindaco. “A me destra o sinistra non importa nulla – ha scritto – Non uso mai queste categorie irrazionali in quanto passionali e solo viscerali da parte di chi le usa parimenti da una parte che dall’altra con lo scopo di ‘intorbidire le acque’. Io valuto i fatti in se stessi. Se un carabiniere o un vigile o un poliziotto mi dice che da quella parte non sono autorizzato a passare, mi fermo e torno indietro. Il fatto che si sia in tanti dà diritto a disobbedire?”.