04 Giugno 2021, 23:11
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In gioventù, Veronica Ruggeri – inviata e conduttrice de “Le Iene” – tutto pensava tranne che sarebbe finita in tv.
“Ero molto timida, non ero la ragazza che girava per casa con la spazzola imitando Lorella Cuccarini, per intenderci. Sognavo una carriera militare forse anche senza sapere cosa significasse davvero – confessa in un’intervista a “Today” – Era un amore che avevo fin da piccola. Quando mio padre venne ricoverato per un piccolo intervento il vicino di letto era un militare, l’ho assillato di domande. Forse l’intervista più lunga della mia vita. Ero innamorata di quel mondo. Crescendo sono arrivate delle occasioni a cercarmi e le ho viste anche come motivo per darmi una bella svegliata. In quegli anni ho fatto un milione di passi da gigante”.
A 21 anni approda nella redazione de “Le Iene” e dopo una gavetta di due anni alla scrivania arriva il debutto come inviata. La sua prima inchiesta sarà scolpita per sempre nella sua memoria.
“Si chiamava ‘Nell’inferno dell’usura’ – ricorda – Me la sono anche rivista un paio d’anni fa. Era un tema che volevo trattare ed è andata in onda perché erano successe una serie di cose che l’avevano resa attuale, quindi anche il capo-autore era stato quasi obbligato. Quel periodo stavo facendo gavetta, per due anni me ne sono stata bella e buona alla scrivania. Quando è andato in onda quel servizio non ho voluto vederlo, non volevo né ascoltare la mia voce né guardarmi in video per l’imbarazzo. Sempre per quel problema che ti dicevo prima, la timidezza. La sto togliendo piano piano, ma ancora oggi a trent’anni c’è. Questo lavoro mi sta aiutando, ma l’emozione si intravede spesso. C’è ancora un bel lavoro da fare”.
In questi anni, si scopre, le è capitato più volte di avere paura durante un servizio. “Una volta mi hanno chiusa dentro un garage con un tipo che mi inseguiva – racconta – l’ultima un mese fa, mentre parlavo con un uomo che stalkerizzava la ex e ad un certo punto ha tirato fuori un coltello. Lì io e l’autrice ci siamo guardate, eravamo pallide. In quei momenti però la paura non la senti, ci pensi dopo. Sei talmente presa da quello che fai che vai avanti”.
A proposito de “Le Iene” quale programma in bilico tra tv e giornalismo aggiunge: “Io non sono giornalista, ci tengo sempre a specificarlo anche nel rispetto di chi lo è. Cerco di dire quello che tutte le persone direbbero al posto mio in determinate situazioni. Sono una persona normale che è finita a fare questo programma e prova a farlo nel migliore dei modi. Detto ciò, trattiamo storie diverse e sicuramente un giornalista lo farebbe diversamente da come lo faccio io. La forza delle Iene però credo stia proprio in quello, nel passare da un’inchiesta allo scherzo, mischiare temi delicati all’intrattenimento. Tre ore di servizi tosti sono difficili da digerire”.
Dal 2019, al ruolo di inviata, Veronica Ruggeri ha affiancato quello da conduttrice insieme alle colleghe Nina Palmieri e Roberta Rei. Questa nuova veste le piace talmente tanto da portarla a dire: “E’ quello che vorrei fare da grande”.
Ad appena 30 anni, la Iena emiliana ha alle spalle una durissima gavetta. “E’ stata veramente tosta – rivela – Adesso ringrazio quegli anni, ma allora volevo tornare a casa. Avevo 21 anni, vivevo in un monolocale a Cologno Monzese, facevo casa-lavoro e lavoro-casa. I miei genitori mi chiedevano ogni giorno se fossi davvero sicura di restare lì. Era dura ma mi piaceva quello che facevo. Ero piccola, credevo di essere in grado di farlo, ma ci vuole tempo per imparare a fare la iena, non ci si diventa così di botto. Avevo preso anche tanti chili in quel periodo, perché non stavo bene. Quando ripenso a me in quel periodo mi faccio una tenerezza”.
“Parlavo tanto con Matteo (Viviani, ndr) – ricorda – ma mi ha aiutato moltissimo Riccardo Festinese, un autore storico delle Iene che mi ha fatto da papà milanese. Spesso mi capitava di dire basta, pensavo di tornare a casa, nella mia bella valle, continuare l’università. Lui invece mi è stato vicino e mi consigliava di insistere, che ero ancora giovane. E ha fatto effetto, perché sono rimasta”.
Un pensiero va inevitabilmente a Nadia Toffa scomparsa prematuramente nell’agosto del 2019: “Lei era la iena numero uno. Era una delle persone con cui mi confrontavo di più, si sente tanto la sua mancanza. Era una luce lì dentro, è stata una botta grande per tutti. Nadia era pazzesca”.
A “Le Iene” Veronica Ruggeri ha incontrato l’amore e si è legata a Nicolò De Devitiis. “In realtà lo conoscevo da tempo, lui è arrivato pochi mesi dopo di me – spiega – Per anni siamo stati amici, un periodo ci siamo persi e ci siamo ritrovati quando eravamo entrambi single. Parlavamo tanto, ci confrontavamo sia sul lavoro che sulle nostre vite, ci raccontavamo tante cose, ahimé, perché poi questa cosa torna. Poi abbiamo deciso di passare una giornata insieme, ma in amicizia, e lì è successo quel che è successo. Eravamo a Gardaland e abbiamo percepito entrambi qualcosa di diverso. Sono molto felice”.
Le nozze, al momento, possono attendere. “Non perché non sono sicura, però non se ne parla ancora – dice la Ruggeri – Non ti nego che mi piacerebbe tanto una famiglia mia e se stiamo ancora insieme dopo 2 anni è perché una progettualità c’è. E’ quello che vorremmo”.
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04 Giugno 2021, 23:11