In sede di separazione una donna di Macerata ha chiesto un risarcimento di 50mila euro per danni morali legati alle deludenti performance del marito in camera da letto.
In particolare, la donna ha asserito davanti al giudice di essere “sostanzialmente vergine” a causa dell’incapacità del marito di soddisfarla per problemi legati alla sfera sessuale. Per attestare la sua illibatezza, la signora ha prodotto un certificato medico.
Tuttavia la sua richiesta è stata respinta dal giudice che l’ha condannata al pagamento delle spese processuali pari a 5mila euro. Il marito si è difeso dichiarando di aver risolto il suo lieve problema anatomico attraverso un intervento chirurgico.
Durante la sua deposizione, l’uomo ha spiegato che era la moglie a rifiutare i rapporti per problemi personali. Il giudice ha creduto alla sua versione anche perchè nel frattempo l’uomo si era legato ad un’altra donna concependo due figli. La vicenda risale allo scorso anno ed è riportata da “Fanpage”.