Cos’è successo tra Valerio Scanu e Maria De Filippi? Perché la regina della tv ha portato il suo ex pupillo in tribunale? La questione è tornata d’attualità nei giorni scorsi quando durante una puntata del pomeridiano di “Amici”, la conduttrice ha lanciato una stoccata che non è passata inosservata. “Chi fuori da qui ha successo, è grato a questo talent. Chi, invece, non ne ha oppure lo perde, dice che qui siamo tutti brutti e cattivi perché non lo abbiamo capito”, ha sentenziato. In tanti hanno pensato proprio al cantante sardo che tra il 2008 e il 2009 partecipò ad “Amici” classificandosi secondo, mentre nel 2010 vinse il “Festival di Sanremo” con il brano “Per tutte le volte che”. Tra Valerio Scanu e Maria De Filippi è calato il gelo per colpa di un post al vetriolo che l’ex allievo di “Amici” ha affidato ai social e per il quale si è beccato una querela per diffamazione. Il 34enne dichiarò che una volta uscito da ‘Amici’ se “non entri nelle grazie giuste, sei finito” e che “la carrozza si trasforma ben presto in zucca”. “Non sarò schiavo a vita per riconoscenza”, disse. In un’intervista rilasciata a “MowMag”, Valerio Scanu afferma di non sentirsi toccato dalla frecciata di Maria De Filippi.
Valerio Scanu risponde a Maria De Filippi: “Non sono un ingrato”
“Mi sono accorto di questa cosa perché sono stato taggato diverse volte su X e Instagram – confessa – Ho cercato di lasciar correre, ma a un certo punto ad alcuni, più aggressivi, ho risposto di cambiare spacciatore”. Il cantante sardo non si considera affatto un irriconoscente: “Sono sempre stato grato al programma e a Maria. Mi ha dato la possibilità di emergere, di farmi conoscere al grande pubblico. Poi io a ogni concerto e ricorrenza non mi sono mai sottratto dal dire che vengo da Amici. Ogni 5 di ottobre (anniversario del suo ingresso nella scuola, ndr.) ricordo sempre, anche pubblicamente, da dove vengo”.
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“Furono parole scritte da un ragazzo di 25 anni. Oggi, a 34, le eviterei”
Valerio Scanu spiega il motivo per cui lui e la regina della tv non si sentono da anni: “In passato ho criticato pubblicamente Maria De Filippi con dichiarazioni che, col senno di poi, forse sarebbe stato meglio tenere per me. Me ne prendo la responsabilità, ma sarebbe stato meglio avere intorno, al tempo, persone in grado di fermarmi, di dirmi che non fosse il caso. Comunque, ero incaz*ato nero quando sono esploso in quel modo, non lo nego (…) Furono parole scritte da un ragazzo di 25 anni. Oggi, a 34, le eviterei”. Al cantante non fu riconosciuto il reato di diffamazione grazie all’archiviazione. Negli anni, si scopre, ha anche tentato di riallacciare i rapporti con Maria De Filippi ma senza successo. “Quando è venuto a mancare Maurizio Costanzo, le ho scritto a una vecchia mail che avevo – confida – Non so se abbia mai ricevuto il mio messaggio, però. Il fatto è che queste cose per me vanno oltre, tra me e Maria c’è stata comunque un’amicizia e un affetto sincero. Mi è davvero spiaciuto non poterle stare vicino in un momento doloroso come quello che stava attraversando”.
“Annalisa? A volte penso che Sanremo le abbia dato la residenza”
Oggi Valerio Scanu ammette che avrebbe potuto usare altri toni ma in un certo senso le sue parole possono essere considerate profetiche dal momento che alcuni artisti tra cui Sangiovanni hanno avuto un crollo emotivo dopo essere esplosi in un talent. “Ho solo detto quello che tanti per non dire tutti pensano – commenta l’ex allievo di “Amici” – Una volta finito il talent, se tutto è troppo costruito, scompari. Spesso può capitare di scoprirsi moda del momento, passeggera. Ma queste cose vengono decise a monte: prima si pensa a un disegno, a un progetto, e poi si trova qualcuno che possa esserne il volto. Purtroppo, non si parte quasi mai dal talento o dalla personalità dell’allievo per costruire un personaggio, un possibile nome della musica futura”.
Valerio Scanu dice la sua sul “fenomeno Annalisa”: “Lei rimane una di quelle che ancora sa cantare, la sua voce esce anche in brani più leggeri. Ha fatto un percorso bello lungo per arrivare dove è. E ha avuto di certo persone che hanno investito molto su di lei. Prima di Mon Amour e Bellissima andava praticamente ogni anno al Festival senza troppi clamori da parte del pubblico. A volte penso che Sanremo le abbia dato la residenza”.
“Oggi non mi importa se canto davanti a mille persone o nelle chiese”
Il cantante sardo afferma che non potrebbe mai cantare una canzone come “Bellissima”: “Non sarei a mio agio (…) In molti mi considerano spocchioso quando dico queste cose, ma è semplicemente la mia storia, il mio vissuto. Ancora oggi campo di musica come ho sempre fatto e come farò finché avrò vita. Poi non importa se canto davanti a mille persone o nelle chiese…Da due anni ho la passione per il ballo latino americano che oggi pratico a livello agonistico. Una volta mi sono ritrovato a lezione in un oratorio e, appena uscito, ho sentito che nella stanza a fianco c’era un coro gospel. Sono entrato e mi sono messo a cantare con loro, sono stati tutti felicissimi. Vedere la loro gioia per me è valso più di un concerto sold out (…) ‘Sinceramente’, come ti ho detto, non potrei mai mettermi a cantare ‘Quando Quando Quando’. Per quanto ritenga che potrei stare molto bene in giarrettiera sul palco…”.
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“Non sono discograficamente pronto per Sanremo, andrei lì a schiantarmi”
Valerio Scanu spiega poi perché non lo rivedremo sul palco dell’Ariston: “Non è aria per me e va bene così. Sto lavorando a dei brani che mi piacciono molto, ma non li proporrei oggi a Carlo Conti. Non sono discograficamente pronto. Anche venissi preso, andrei lì a schiantarmi”. Tra le scelte più sagge degli ultimi anni mette quella di non essersi messo a fare “marchette lavorative”. “Mi hanno chiesto di fare certe sponsarizzate social davvero imbarazzanti – rivela – ma io non sono uno che scrocca cene per fare due storie, per carità! Faccio un altro lavoro, per fortuna. La richiesta più assurda? Cantare ai matrimoni in cambio di un gettone di presenza. Ma pensano che stia morendo di fame? Ovviamente, ho rifiutato. Ma mi sono trattenuto perché avrei voluto aggiungere: ‘Ma chi te se inc*la??’”.