Valeria Bruni Tedeschi parla del fidanzato accusato di stupro

Valeria Bruni Tedeschi sul fidanzato accusato di stupro: “Lo difenderò fino alla fine”

Germana Bevilacqua

Valeria Bruni Tedeschi sul fidanzato accusato di stupro: “Lo difenderò fino alla fine”

| 26/10/2024
Valeria Bruni Tedeschi sul fidanzato accusato di stupro: “Lo difenderò fino alla fine”

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Valeria Bruni Tedeschi, 59 anni, attrice di successo, ha un fidanzato molto più giovane di lei che fa il suo stesso mestiere. Si tratta di Sofiane Bennacer, 26 anni, francese. L’attrice parla anche di lui nel corso dell’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” in occasione della Festa del cinema di Roma. Valeria Bruni Tedeschi è una delle protagoniste dell’ultimo film di Michele Placido “Eterno Visionario” dove interpreta la moglie folle di Luigi Pirandello. Un ruolo che le si addice a pennello. “Mi era capitato per Virzì e ho fatto altre donne sopra le righe – ammette -. Antonietta era profonda, libera, aveva senso dell’umorismo. Ma aveva una gelosia ossessiva e faceva scenate terribili. Era una creatura imperfetta, la cosa peggiore è avere attorno gente perfetta. Qui la mia sfida era di non fare la follia, non mi sono detta: ecco, faccio una donna pazza. Non l’ho considerata così. Ho lavorato con la mia e la sua verità, espresse il dolore con la follia. Il confine col la normalità è tenue, geni come Rimbaud o Churchill erano psicotici. Se avessi avuto meno fortuna avrei potuto essere io, Antonietta. Mi sembra molto familiare”. “Questa società è ostile verso i diversi – aggiunge – il mio lavoro è anche un desiderio di includerli. A 12 anni frequentavo la scuola italiana a Parigi e ogni tanto veniva qualche personalità, come Franco Basaglia, che si adoperava per aprire gli ospedali psichiatrici”.

Valeria Bruni Tedeschi (‘Vanity Fair’)

Valeria Bruni Tedeschi sul fidanzato: “Oggi se parli di presunzione d’innocenza ti ridono in faccia”

L’attrice racconta quella volta in cui anche lei fece una scenata folle: “Insultai un giornalista, voleva intrufolarsi con voyeurismo nella mia sfera personale. Parolacce, gesti osceni, gli rovesciai addosso tutto”. Da circa tre anni, Valeria Bruni Tedeschi fa coppia fissa con Sofiane Bennacer, un attore francese noto soprattutto per il suo ruolo nel film “Les Amandiers” (2022), diretto dalla fidanzata. La sua carriera è stata segnata da uno scandalo: nel novembre 2022, l’attore è stato accusato di violenza e stupro da quattro donne. Le indagini hanno portato alla sua esclusione dalla lista dei candidati ai prestigiosi premi César 2023, nonostante il successo di critica ottenuto per la sua performance in “Les Amandiers”. Valeria Bruni Tedeschi ha pubblicamente difeso il fidanzato sostenendo la sua innocenza e lo fa anche adesso. “Continuo a difendere Sofiane Bennacer e ad essergli vicino, lo sostengo – rivela l’attrice -. Perché oggi se parli di presunzione d’innocenza ti ridono in faccia, invece è un pilastro della democrazia e calpestarla è un atto disumano”.
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Valeria Bruni Tedeschi, Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti (Foto Instagram)

“Mi piacerebbe girare un film con mia sorella Carla, ma non vuole recitare”

Parlando di sé stessa l’attrice ammette: “Io non mi sento matura, non conosco la saggezza, non solo nel periodo in cui vorrei arrivare, mi sento sballottata dalla vita. Ho sempre voglia di raccontare la mia vita come un diario. Ma il mio prossimo film non sarà autobiografico, Magari tornerò alla mia famiglia in quello che verrà ancora dopo”. “L’autobiografia, un pezzo di me, ci sono sempre nei miei film – aggiunge -. Ho appena interpretato Eleonora Duse nel film di Pietro Marcello, recitare per quella attrice immensa era puro ossigeno per sopravvivere. Attraverso di lei ho potuto raccontare le mie esperienze, i miei dubbi, le incomprensioni sul lavoro. Ho pensato che, dopo quel film, potevo anche smettere con questo lavoro”.

In un’intervista la sorella Carla Bruni l’ha accusata di mettere a nudo le sue debolezze nei suoi film. “Se ci siamo chiarite? Non parliamo mai di queste cose tra noi – spiega l’attrice e regista –  non c’era niente da chiarire, non ci parliamo attraverso i giornali, quello che ci diciamo lo diciamo in cucina, lei ed io. Mi piacerebbe girare un film con Carla, ma non vuole recitare”.

Carla Bruni e Valeria Bruni Tedeschi

“Mi sento italiana, l’identità viene dall’infanzia, la mia cultura letteraria è italiana”

Valeria Bruni Tedeschi ha lasciato l’Italia quando era un’adolescente. “Questo creò una frattura interna in me – racconta – anche per gli odori della mia infanzia, che ho vissuto fino a 8 anni nel castello che avevamo in Piemonte, dove poi ho girato due miei film. C’era paura. Anche un senso di colpa. Le ragioni per cui partimmo erano confuse, le Brigate rosse, la mafia. Io mi dicevo, se c’è qualcuno che ci vuole rapire, qualcosa di male avremo fatto”. “Come mi sento? Italiana senza dubbio. L’identità viene dall’infanzia. La mia adolescenza, la mia cultura letteraria sono italiane. Diciamo che la mia vita adulta è Parigi, quella più controllata, vicina alla libraia che interpreto in ‘L’attachement’, una donna controllata che si costruisce una corazza per vivere senza soffrire. Era la prima volta che portavo gli occhiali: ci dialogavo, mi permettevano di coltivare segreti. Sono francese con gli occhiali e, senza, sono italiana. Mettiamola così”, conclude.

Pubblicato il 26/10/2024 09:32

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