Valentina Baggio: "Io ricca? Mi faccio il c…, ho il mio lavoro"

Valentina Baggio: “Io ricca? Mi faccio il c…, ho il mio lavoro. Ho pensato di cambiare cognome”

Daniela Vitello

Valentina Baggio: “Io ricca? Mi faccio il c…, ho il mio lavoro. Ho pensato di cambiare cognome”

| 12/03/2024
Valentina Baggio: “Io ricca? Mi faccio il c…, ho il mio lavoro. Ho pensato di cambiare cognome”

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Valentina Baggio, 34 anni, è la primogenita di Roberto Baggio e Andreina Fabbi (sposati da 34 anni, ndr.) . È nata nel 1990, anno dei Mondiali, e ha due fratelli, Mattia e Leonardo. Appassionata di Bikram yoga ed è buddista come i genitori, lavora come social media manager e ha convinto il padre a sbarcare su Instagram nonostante fosse contrario. Valentina Baggio si è raccontata nel podcast “Fightgently Talks” di Vanessa Villa, ex campionessa di karate, ora esperta di yoga e meditazione.

“Oggi mi sento in un buonissimo momento della mia vita – ha esordito – avevo sognato di arrivare dove sono oggi e sono molto contenta. Da bambina amavo studiare (dopo il liceo classico a indirizzo linguistico, ha poi preso il diploma allo scientifico), ho librerie intere, chiedevo ai miei genitori di comprarmi libri di microbiologia quando avevo otto anni. Però ho cambiato tante scuole e città per seguire mio padre: viaggiare è bello, ma non è stato molto facile, ho sofferto tanto”.
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Roberto Baggio con la figlia Valentina (Foto Instagram)

“Quando papà ha smesso di giocare io avevo 14 anni ma non ci conoscevamo”

La 34enne ha svelato di aver cominciato a conoscere realmente il padre quando si è ritirato dal calcio. “Quando era piccola, mio padre non poteva essere molto presente nella mia vita – ha confidato – Soffrivo perché le mie amiche andavano in giro la domenica con il loro padre mentre io lo vedevo allo stadio: a casa c’era davvero poco. Stavo tanto con mia madre e mio fratello. Non era un dolore, ma per vent’anni non sapevo spiegarmi perché io fossi cresciuta senza un papà, non avevamo avuto tempo per conoscerci.

Quando lui ha smesso di giocare nel Brescia era il 2004 e avevo 14 anni, ma non ci conoscevamo: non è stato facile all’inizio, dai 14 ai 19 anni ho avuto momenti di totale ribellione”. “Ero tornata a vivere a Vicenza che era un paesino rispetto a Milano (Baggio ha giocato 4 anni tra Milan e Inter, ndr), mi sentivo soffocare – ha raccontato – Stavo da sola con lui e sentivo quasi la paura, non sapevo di cosa parlare, sembrava che non ci conoscessimo, non avevamo passato molto tempo insieme. Nel 2009 infatti mi sono trasferita di nuovo a Milano: all’inizio tornavo pochissimo a casa, nel frattempo era nato il mio fratello piccolo e lo vedevo crescere da lontano”.

Valentina e Roberto Baggio con Giorgio Armani (Foto Instagram)

“Quando vivevo a Ibiza, la gente sui social scriveva che fossi sempre in vacanza”

Durante l’adolescenza, a scuola, Valentina Baggio ha avuto a che fare con coetanei poco sinceri proprio per via del suo cognome. “Quante amicizie ho avuto solo perché a qualcuno piaceva essere amico dei Baggio, poter raccontare qualche gossip – ha svelato – L’etichetta a me dà molto fastidio, mi infastidisce il pregiudizio nei confronti di chiunque, io cerco sempre di capire gli altri e le loro azioni (…) ‘Ma tanto lei è ricca’, dicono anche alcuni ex amici. Ma ricca di cosa? Mi faccio il c…, ho il mio lavoro, mi guadagno i soldi come tutti.

Mio padre mi ha cresciuta senza volermi dare privilegi economici, a 16 anni d’estate andavo a lavorare al bar o nei negozi di abbigliamento perché i miei genitori volevano fossimo persone indipendenti e non fosse tutto dovuto per noi. Io sono io, ho il mio lavoro, ho fatto la mia carriera, se mio padre ha qualcosa allora non deve essere mio per forza. Quando vivevo a Ibiza, la gente sui social scriveva che fossi sempre in vacanza. Ma io avevo deciso di andare lì nel settembre 2021, dopo il lockdown: ero ferma e mi sentivo molto stretta in Italia, avevo la necessità di muovermi e anche di poter scendere scalza al market sotto casa”.

Valentina Baggio (Foto Instagram)

“Io e papà siamo diventati amici negli anni della pandemia”

Il post lockdown ha rappresentato per lei un punto di svolta nel rapporto tra Valentina e il Divin Codino. “Siamo diventati amici negli anni della pandemia – ha raccontato – non sono stati anni facili per l’Italia, ma posso dire che sono stati i 18 mesi più belli della mia vita. Vivevo a Milano e me ne tornai in Veneto, a casa, dove potevo stare all’aria aperta. I miei genitori mi hanno così conosciuta da adulta, dieci anni dopo essere partita: ero diventata una donna.

Si passava tantissimo tempo insieme, cucinavo qualsiasi cosa con mio fratello, ho passato molto tempo con mio padre, facevamo lunghe partite a carte. Il lockdown è stato tragico, ma in un certo senso è stato una benedizione. Vivere una vita lenta cambia tante cose: eravamo sotto lo stesso tetto, sempre insieme, potevamo parlare di molte cose, discutere su qualsiasi tema, vedevano il mio punto di vista da persona adulta e non da ragazzina”.

Roberto Baggio con la moglie Andreina Fabbi (Foto Instagram)

“Mio padre è assieme a mia madre da quando ha 14 anni, è legato alle tradizioni e alla natura”

Valentina Baggio ha speso parole d’amore per il genitore: “Mio padre è bellissimo, è un orgoglio essere sua figlia. Viene riconosciuto a livello mondiale per le sue gesta sul campo ma anche perché ha creato questa immagine di persona normale, un uomo della gente pur essendo un grande campione. Ha avuto una vita molto diversa da quella dei calciatori di oggi: è assieme a mia madre da quando ha 14 anni, è legato alle tradizioni e alla natura, oggi vive in mezzo alla natura quasi da contadino.

Per me resta tuttavia una grande responsabilità averlo come genitore: devo pesare quello che dico, non fare sciocchezze, da giovane c’era il rischio di mettermi e metterlo nei guai così sono diventata ponderata e allo stesso tempo empatica: il mio cognome è un’etichetta che pesa, devo entrare tanto nei loro pensieri per rapportarmi a loro”. La 34enne è grata al padre per averla avvicinata alla filosofia buddista. “Negli anni Novanta, c’era gente che pensava il buddhismo fosse una specie di setta. Avere coraggio e lottare per raggiungere i vostri obiettivi: lui mi ha insegnato questo e aveva ragione, chi crede in se stesso ce la fa”, ha concluso.

Pubblicato il 12/03/2024 15:25

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