05 Gennaio 2022, 14:55
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“Ci dispiace ma per noi lei è morto”. E’ più o meno questa che la frase pronunciata all’indirizzo di un cittadino forlivese che si era presentato all’hub per farsi inoculare la terza dose del vaccino anti-Covid. Una volta giunto presso il centro vaccinale, l’uomo ha scoperto di essere “defunto” per l’anagrafe sanitaria e pertanto impossibilitato a ricevere il booster.
A raccontare la vicenda è un familiare che ha inviato una segnalazione a “ForlìToday”. “Neanche una conoscenza fra i dottori, che ha garantito fosse proprio lui, ha potuto evitare di dover andare a casa senza il vaccino fatto – ha riferito il parente – In più gli è stato detto che dovrà essere lui a ricontattare dopo qualche giorno il servizio sanitario per capire se il disguido è stato risolto”.
Un intoppo burocratico non da poco che per fortuna è stato risolto celermente. La famiglia ha prontamente inoltrato all’Ausl romagnola la documentazione attestante che l’uomo fosse ancora in vita. L’azienda sanitaria locale ha fatto sapere che la procedura per la risoluzione del problema era già stata attivata prima che la vicenda dello sfortunato cittadino diventasse di dominio pubblico.
L’uomo è stato contattato dal servizio sanitario locale ed invitato a ripresentarsi in giornata per la vaccinazione. Il forlivese non se l’è fatto ripetere due volte e ha finalmente potuto ricevere la terza dose. Tutto è bene quel che finisce bene.
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05 Gennaio 2022, 14:55