Terribile gaffe di Monica Setta a “Unomattina in famiglia”. Nella puntata andata in onda domenica 29 settembre, nello spazio dedicato al talent canoro “Canta che ti passa”, la conduttrice si è lasciare andare a commenti poco carini sul conto di un pensionato palermitano collegato da casa. Questi i fatti. Beppe Convertini ha presentato l’aspirante talento: “Si chiama Carmelo, ha 69 anni, vive a Misilmeri, in provincia di Palermo, ed è pensionato”.
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Monica Setta a “Unomattina in famiglia”: “Questo qua…è maschio o femmina?”
“Madonna mia, com’è ridotto. Ma chi è lui?”, si è chiesta Monica Setta ignara di avere il microfono aperto. “Un pensionato di 69 anni”, ha risposto il colonnello Francesco Laurenzi. “Questo qua…è maschio o femmina?”, ha proseguito Monica Setta. “Ma che ha questo? Si sente male”, ha aggiunto qualcun altro presente in studio prima che Carmelo proponesse la sua versione de “Il mondo”, canzone del 1965 arrangiata da Ennio Morricone e portata al successo da Jimmy Fontana.
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La conduttrice elogia Carmelo dopo la performance: “Bravo”
Al termine dell’esibizione, non consapevole di quanto accaduto prima, Monica Setta si è complimentata con il pensionato: “Bellissima canzone con un forte contenuto simbolico. Lui l’ha saputa interpretare, secondo me, alla perfezione. Bravo. (…) È una gara tra i migliori”.
Monica Setta all’Ansa: “Non volevo offendere, ho scritto ai vertici Rai”
“Non era intenzione né mia né del garbatissimo colonnello Laurenzi infierire su nessuno – ha dichiarato Monica Setta all’Ansa – Oggi a Unomattina in famiglia ci sono stati problemi di audio durante il talent ed io, nello specifico, non ero riuscita a sentire nemmeno il nome del concorrente. Ho scritto subito una lettera ai vertici dell’azienda e alla commissione di Vigilanza Rai per fornire ogni chiarimento in merito all’episodio che è diventato virale sul web. Mi spiace se il rilancio mediatico ha offeso il concorrente che in studio non ha subito alcuna ‘umiliazione’, anzi è stato da me lodato perché bravissimo a fare quel che doveva fare, cioè cantare”.