La tuta alare continua a rivelarsi un attrezzo non sicuro, sono molti infatti i base jumper morti. L’ultimo incidente è avvenuto martedì 6 agosto. Raian Kamel, 36 anni, originario di Breno e residente a Cinisello Balsamo, è morto in Val Badia, dopo un lancio avvenuto dal Piz da Lech, che si trova nelle Dolomiti. Qualcosa è andato storto durante la manovra, ma la dinamica dell’incidente mortale è ancora da chiarire. Raian Kamel è morto nel punto esatto in cui un anno fa morì un altro praticante della stessa disciplina. Quello che si sa è che la vittima lombarda si era lanciata insieme ad altri cinque compagni che sono arrivati a destinazione. Raian Kamel invece non è mai atterrato nel punto concordato, un prato vicino a Colfosco.
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Morti con la tuta alare, il rapporto è di 1 ogni 60
Non appena atterrati gli amici dell’uomo hanno subito lanciato l’allarme dando il via alle ricerche. Purtroppo però Raian Kamel è stato rinvenuto senza vita dall’equipaggio dell’Aiut Alpin Dolomites che si era alzato in volo alla ricerca del disperso. L’uomo con la tuta alare è finito in un canalone ghiacciato a 2.400 metri di quota. Non si capisce cosa abbia causato la perdita di quota e lo schianto ma il suo corpo è stato rinvenuto in un’area impervia senza sentieri. Per comprendere quanto si tratti di uno sport estremo basti pensare che se nella Formula Uno si verifica in media un morto ogni 100 piloti, nel volo con la tuta alare il rapporto scende a 1 ogni 60. Raian Kamel aveva una pagina Instagram dove pubblicava i video delle sue imprese volanti.
Lui stesso, poco prima della tragedia, aveva postato entusiasta una discesa mozzafiato. Il suo profilo conta 5.000 follower attratti dalle sue imprese. Appassionato di base jumping e salti con il paracadute, Raian Kamel filmava sempre le sue imprese.
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Raian Kamel: “È una sensazione unica perché in pochi secondi vivi una storia, un momento, la vita”
L’uomo era seguito da oltre 1.200 follower anche su YouTube. Nell’agosto del 2022, come mostra una delle tante clip, Raian Kamel si era già lanciato con la tuta alare dal Piz da Lech, dove martedì ha trovato la morte. Per raggiungere il Piz da Lech alto 2.907 metri, i base Jumper devono affrontare una ferrata molto panoramica di circa due ore. Tra i suoi video più famosi anche quello girato sul Monte Breno in Trentino. Raian Kamel amava questo sport e parlando di quello che provava durante i suoi voli diceva: “È una sensazione unica perché in pochi secondi vivi una storia, un momento, la vita”.
Il suo ultimo lancio documentato risale allo 14 luglio scorso quando si era gettato da un punto di lancio aperto dal Uli Emanuele, altro famoso base jumper italiano, una leggenda di questo sport estremo, anche lui morto in seguito ad un incidente a Lauterbrunnen in Svizzera, nell’agosto 2016.