17 Settembre 2022, 14:34
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Nell’ormai celeberrima intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”, Francesco Totti ha raccontato di essere stato pedinato da un detective assoldato dalla quasi ex moglie Ilary Blasi. “Mi ha fatto seguire da un investigatore privato – ha svelato – Persone a lei vicinissime mi hanno messo le cimici in macchina, e il gps per sapere dove andavo; quando bastava che me lo chiedesse. Altre persone si sono appostate sotto la casa di Noemi”.
Le affermazioni dell’ex capitano giallorosso hanno suscitato l’ira della Federpol. La Federazione Italiana degli Istituti privati per le investigazioni intende procedere legalmente contro il Pupone. “A tutela della propria onorabilità, in merito ai continui e inappropriati tentativi di denigrare la reputazione della figura dell’investigatore privato che accoglie al suo interno seri professionisti, assolutamente rispettosi delle leggi (molte) e adeguatamente formati in tal senso, la Federpol, federazione più rappresentativa della categoria, si riserva di agire le vie legali”, ha dichiarato all’Adnkronos Luciano Tommaso Ponzi, presidente nazionale di Federpol.
“Non so più come ripetere che la figura dell’investigatore privato, così tanto romanzata, è fatta di professionisti seri ed esemplari, che conoscono il loro lavoro e sanno rispettare la legge e, soprattutto le persone – ha aggiunto – Forse chi parla nei salotti televisivi non è ben informato e non conosce bene la normativa, l’investigatore privato è autorizzato con licenza governativa che risponde a stringenti requisiti oggettivi e soggettivi ma soprattutto al primo ‘sgarro’ viene ritirata con conseguenze irreparabili per il professionista”.
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“Non vogliamo asserire che le pecore nere, come in tutte le professioni, possano esserci, ma che una intera categoria venga denigrata da organi di stampa, magari pure dalla televisione pubblica, beh questo è inaccettabile – ha concluso – Ritengo giusto che gli investigatori possano dire la loro. In molti così, finalmente, capirebbero chi siamo veramente e l’importanza della nostra professione, non limitata affatto alle sole infedeltà coniugali, ma anzi di gran supporto alla giustizia italiana”.
Nel frattempo Cristiano Iovino, il personal trainer indicato come il presunto amante di Ilary Blasi, ha rotto il silenzio. “In merito agli articoli diffusi negli ultimi giorni dagli organi di stampa, il signor Cristiano Iovino invita tutti gli operatori dell’informazione a non dare credito alcuno a chi lo addita, mediante ricostruzioni false e strumentali, come protagonista di vicende dalle quali è del tutto estraneo – si legge in una nota da lui diffusa – Precisa di conoscere la signora Blasi meramente in quanto amica di conoscenti comuni, tra i quali la sua agente Graziella Lopedota”.
In merito al presunto amante di Ilary, Totti aveva detto: “Non mi faccia dire il nome. È una persona totalmente diversa da me, che appartiene a un mondo lontanissimo dal mio, e per fortuna. È stato uno choc. Non solo che Ilary avesse un altro; ma che potesse avere interesse per un uomo del genere. Eppure l’ha avuto. Cosa dicevano i messaggi? Qualcosa tipo: vediamoci in hotel; no, è più prudente da me”.
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17 Settembre 2022, 14:34