Il primo round del divorzio più mediatico dell’anno va a Ilary Blasi. Francesco Totti esce sconfitto dalla prima sentenza provvisoria formulata dal giudice civile. L’ex capitano della Roma dovrà versare 12.500 euro al mese per il mantenimento dei tre figli, Cristian, Chanel e Isabel. Per quanto riguarda le spese scolastiche, l’ex calciatore dovrà contribuire al 75%. Le spese straordinarie (viaggi, svago, cure mediche) saranno invece divise al 50%.
Totti dovrà rispettare il calendario del tribunale per vedere Isabel
A Ilary Blasi va la contesissima villa da 1500 metri quadri dell’Eur perché qui vivono i figli dell’ex coppia. L’affido sarà condiviso. Cristian e Chanel potranno vedere il padre quando vorranno e alternarsi tra la villa dell’Eur e l’attico di Roma nord dove al momento Totti vive con la compagna Noemi Bocchi. Per vedere la piccola Isabel, invece, l’ex capitano gialloroso dovrà rispettare il calendario dettato dal tribunale.
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Rigettate tutte le proposte del Pupone…e la questione dei Rolex è ancora aperta
Come riporta il quotidiano “La Repubblica”, il giudice ha rigettato tutte le proposte di Francesco Totti. “L’ex calciatore – si legge – chiedeva di tenere per sé la casa e di poter tenere i figli per metà dell’anno. Sul fronte economico, il numero 10 aveva offerto prima 0 euro al mese. Poi 6 mila”. Resta aperta la questione dei Rolex con Francesco Totti che sostiene che la collezione portata via da Ilary Blasi dalla cassetta di sicurezza di una banca sia sua mentre la conduttrice Mediaset afferma che sarebbe un regalo dell’ex marito. E poi c’è la disputa della Longarina.
“Dagospia” svela i retroscena del “divorzio” di Totti da Anna Bernardini de Pace
“Dagospia” parla di “autogol di Pupone”. “Se avesse chiuso sei mesi fa l’accordo consensuale proposto dal suo avvocato di allora, Annamaria Bernardini de Pace, e accettato dal legale di Ilary, Alessandro Simeone, oggi sarebbe già pronto per firmare il divorzio – sottolinea il sito di Roberto D’Agostino – Non solo. Come raccontano le amiche di Noemi, l’accordo Bernardini-Simeone era economicamente più vantaggioso per il portafogli dell’ex capitano giallorosso. Ma l’accanita Noemi lo bocciò perché lo riteneva troppo esoso (insisteva per 6 mila euro: 2 mila a figlio). A quel punto, dall’alto del suo magistero di scafata matrimonialista, la Bernardini girò i tacchi (…) Non basta: il giudice Benedetta Rossi ha deciso che i versamenti dovranno iniziare non da oggi ma da febbraio scorso, dal giorno che lui lasciò la villa coniugale all’Eur. Più autogol di così…”.