18 Settembre 2024, 12:57
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Dopo l’addio al calcio giocato, Totò Schillaci è stato più volte in tv per raccontarsi o addirittura per partecipare a programmi, in particolare reality. L’ex bomber palermitano, morto mercoledì 18 settembre a 59 anni, è stato spesso ospite a “Quelli che il calcio” e nel 2004 è stato concorrente de “L’Isola dei Famosi”. Stando ad alcuni rumors messi in circolazione da Gabriele Parpiglia, l’eroe di Italia ‘90 avrebbe invece detto no al “Grande Fratello Vip”. Nel 2011 mise da parte la sua timidezza per recitare nella fiction “Squadra Antimafia – Palermo Oggi 3” dove vestì i panni di un boss fatto fuori dopo poche scene.
Nel 2022 “Totò gol” tornò tra i banchi di scuola partecipando al programma di Italia 1 “Back to school”. Ospite di “Verissimo” insieme al conduttore Nicola Savino per promuovere la trasmissione, l’ex calciatore svelò di non aver mai avuto un buon rapporto con la scuola. “Io ho frequentato solo le elementari – confidò – Ho fatto solo la prima media. Per me la scuola è stata la strada (…) Io partivo da casa, dicevo ai miei genitori che andavo a scuola, poi mi fermavo a metà strada e giocavo a calcio. Per me la scuola era irraggiungibile. Non andavamo d’accordo”. In quell’occasione, con una punta di orgoglio, Totò Schillaci raccontò che per fortuna nessuno dei suoi tre figli aveva preso da lui da questo punto di vista. “Forse non sono figli miei – scherzò – I miei figli sono la mia vita, sicuramente non sono stato presente fisicamente perché il lavoro mi faceva stare sempre fuori, però sono cresciuti sempre sani. Questo è anche merito delle mie ex che gli hanno dato un futuro brillante. Oggi i miei figli hanno una loro professione, quindi sono molto felice per loro”.
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Il suo grande amore era comunque il calcio, come era solito raccontare nelle interviste sempre ricche di aneddoti. “Il nome Totò me l’ha dato la tifoseria del Messina. All’inizio non mi piaceva – confessò nel 2019 a Paola Perego a “Non disturbare” – Salvatore era troppo lungo. Mia madre mi chiama Salvo, mio padre Totò. Ma ormai tutti mi chiamano Totò”. Nello stesso anno, ospite di Caterina Balivo a “Vieni da me”, parlò di come il suo destino fosse scritto sin dalla sua nascita: “Io sono nato di 7 mesi, pesavo 800 grammi. Sono nato in casa, ero tra la vita e la morte. I miei nonni mi riscaldavano con le bottiglie d’acqua calda e mi davano a mangiare col cucchiaino. Grazie a loro, sono riuscito a superare quel momento difficile e oggi sono qua. Tra l’altro sono nato in un quartiere, il Capo, in via della Sfera (la palla) al numero 19 (il numero della maglia). Nell’82, a 17 anni, prima di trasferirmi a Messina, mi trovavo sul tetto di un autobus a festeggiare con gli amici la vittoria ai Mondiali e pensavo ‘forse un giorno vedrò una partita della Nazionale’. E dopo 8 anni ho giocato in Nazionale (…) Mio padre Domenico è stato il mio primo tifoso, mi ha sempre seguito anche a Messina. La mia famiglia mi ha sempre incoraggiato e mi ha sostenuto anche economicamente”.
“Avere tutto questo successo non era nelle mie aspettative”, confidò Totò Schillaci a Caterina Balivo ricordando gli anni trascorsi a Palermo, in un quartiere difficile quale il Cep, ad inseguire il sogno di diventare un calciatore: “Lì ho vissuto la mia infanzia. Mi ha aiutato a fortificare il carattere. La mia passione era il calcio e il pallone che mi portavo pure a letto mi ha distratto dalle cattive amicizie. Ho seguito quel sogno. Al ritorno dai Mondiali, mi hanno fatto una grande festa con l’inno di Mameli e i fuochi d’artificio, c’erano più di 20mila persone”. In quell’occasione, la conduttrice mandò in onda le immagini del Tg1 del 2 agosto 1990 che mostravano l’accoglienza trionfale riservata al campione al suo ritorno al Cep. Dopo un’infanzia umile, “Totò gol” tornò a Palermo da “re” a bordo di una Jaguar bianca. Accanto a lui, la sua prima moglie Rita Bonaccorso.
Totò Schillaci non ha mai fatto mistero di non amare i social. “Credo che nella vita bisogna avere un po’ di privacy”, disse durante l’intervista rilasciata a Paola Perego. L’ex bomber non ebbe alcun problema a confermare di essersi sottoposto ad un trapianto dei capelli. “Non ho niente da nascondere. E poi si vede – dichiarò a “Vieni da me” – Qual è il problema? Le donne si fanno le tet*e, il sedere. Non c’è niente di male”.
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18 Settembre 2024, 12:57