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Totò Schillaci, il dolore del cugino che vive per strada: “Alzati e ritorna in campo”

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20 Settembre 2024, 15:07

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Tra quanti in questi ultimi due giorni hanno visitato la camera ardente di Totò Schillaci allestita allo stadio Renzo Barbera di Palermo c’è anche il cugino Maurizio che da anni vive per strada. Ex calciatore, aveva davanti una brillante carriera interrotta quando aveva 31 anni da una serie di infortuni. Il cugino di Totò Schillaci è sprofondato nel tunnel dell’eroina da cui è riuscito a riemergere. Dopo il successo si è ritrovato a vivere per strada insieme al suo cane e oggi chiede l’elemosina nel centro di Palermo. “Cosa direi oggi a mio cugino? Alzati e ritorna in campo”, dice ai microfoni del quotidiano “La Repubblica” che l’ha intercettato nella sua brandina in piazza Massimo.
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Maurizio Schillaci (Foto da video)

Il cugino di Totò Schillaci: “Uscivamo sui giornali ogni domenica”

Maurizio Schillaci torna indietro con la mente agli anni d’oro: “Quando io facevo gol, lui segnava pure. Uscivamo sui giornali ogni domenica”. Della sua vita attuale, invece, dice: “Chiedo la monetina col cane, non rubo, chiedo educatamente. Se qualcuno ci vuole aiutare, ci aiuta. Altrimenti niente. Io sempre educato sono stato”. Infine, il cugino di Totò Schillaci rivolge un appello ai giovani: “Ragazzi, la vita è bella, non ve lo dimenticate. Godetevela, ma non con la droga. Con quella non arrivate da nessuna parte”. La storia di Maurizio Schillaci è raccontata nel documentario “Fuorigioco” del regista Davide Vigore.
LEGGI ANCHE: Dalla serie A alla strada, il cugino di Totò Schillaci: “Rovinato dai medici e dall’eroina”

Totò Schillaci (Foto da video)

Maurizio Schillaci, dal successo alla strada: “Chi mai mi assumerebbe a quest’età?”

In un’intervista rilasciata nel 2022 al “Corriere della Sera”, l’ex calciatore aveva parlato delle difficoltà incontrate nel riuscire a trovare un lavoro (“Ho 60 anni e ho giocato solo a pallone, chi mai mi assumerebbe?”) e del desiderio dice con amarezza. Maurizio Schillaci vorrebbe tanto di riallacciare i rapporti con le figlie Giada e Alessia, nate da due diversi matrimoni. “Il calcio mi ha dato tanto ma mi ha tolto ancora di più – aveva confidato – Per questo ora non lo guardo, me ne sono distaccato radicalmente (…) Mi sarei anche stufato di quello che si dice su di me, come per esempio che ero più forte di mio cugino. Non me ne importa più niente, e in ogni caso anche se fosse vero io non lo direi mai”.

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20 Settembre 2024, 15:07

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