Tony Effe, nome d’arte di Nicolò Rapisarda, è indagato per rissa aggravata. La notizia anticipata dal quotidiano “La Repubblica” è stata confermata dagli inquirenti all’Ansa. I fatti risalgono alla notte del 18 agosto 2023 davanti al The Sanctuary, rinomata discoteca di Porto Cervo, in Costa Smeralda. La Procura di Tempio Pausania ha concluso le indagini e notificato gli avvisi di garanzia a otto persone tra cui il trapper romano reduce dal Festival di Sanremo.
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Tony Effe sarebbe stato colpito da un foglio di via obbligatorio da alcuni Comuni sardi
Due anni fa, Tony Effe e quattro componenti della sua crew, tra cui un pugile milanese approdato con lui a Sanremo lo scorso febbraio, sarebbero stati respinti all’ingresso dalla security del locale. Al quel punto sarebbe scoppiata una maxi rissa con danni al locale e sei persone ferite. Tuttavia, nessuno dei coinvolti ha mai presentato querela alle forze dell’ordine. Nonostante ciò, i responsabili sarebbero stati individuati dalla Procura e tra questi spicca, per popolarità, proprio il trapper romano identificato dai carabinieri lo scorso 10 marzo. Stando a quanto riporta “La Repubblica”, Tony Effe sarebbe stato anche colpito da un foglio di via obbligatorio da alcuni Comuni sardi fino al maggio 2027. Né il trapper né la sua avvocata Donatella Cerè hanno rilasciato dichiarazioni sulla vicenda.
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Nel 2021 Tony Effe fu costretto a risarcire un ragazzo a cui aveva spaccato la mandibola
Nel 2021 il cantante era stato condannato ai lavori sociali per aver partecipato nel 2019 ad una rissa all’esterno di un locale nel centro di Roma. Durante la bagarre, si era avventato contro un ragazzo reo di riprendere la scena rompendogli la mandibola. All’epoca Tony Effe faceva parte della Dark Polo Gang. Oltre a svolgere lavori socialmente utili, aveva dovuto versare 40mila euro alla vittima.