07 Maggio 2021, 12:07
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In collegamento con “Pomeriggio Cinque”, Tony Di Piazza, azionista e componente del Consiglio d’amministrazione del Palermo Calcio, spiega cosa lo ha spinto ad offrire una ricompensa di 50mila dollari a chi fornirà notizie utili su Denise Pipitone, la bambina scomparsa l’1 settembre 2004 a Mazara del Vallo, in Sicilia, e mai più ritrovata.
“Il mio intento è quello di cercare di mettere fine a questa sofferenza e ingiustizia che hanno attraversato i genitori in questi 17 anni – ha dichiarato l’imprenditore italo-americano – Mettere a disposizione questa ricompensa magari può fare tornare la memoria a qualcuno”.
“Se mi ha contattato qualcuno? A me direttamente no – ha aggiunto – Naturalmente io non posso interferire con il procedimento della giustizia. Se qualcuno ha delle informazioni, consiglio di contattare la famiglia o la polizia. Naturalmente devo essere informazioni concrete”.
“Sono disposto a dare 50mila dollari alle persone che ci porteranno ad identificare Denise – ha concluso Di Piazza – Speriamo che sia viva e che ritorni dalla madre. Ma anche se così non fosse, anche trovare i resti per mettere fine a questa agonia…”. “Speriamo di no”, ha commentato Barbara D’Urso.
Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, ha ringraziato Tony Di Piazza per il gesto di generosità. “Cosa ne penso? Sicuramente è una persona molto sensibile – ha detto a “Mattino Cinque” – Questa situazione l’avrà toccato talmente tanto da rendersi così disponibile. Anche all’inizio, quando è scomparsa Denise, ci sono stati dei benefattori che hanno messo a disposizione delle somme per far sì che qualcuno parlasse e dicesse la verità. Non chiamiamola taglia ma ricompensa. Adesso quest’altro imprenditore gentilmente ha fatto questo passo e noi lo ringraziamo veramente di cuore perché è un gesto molto sensibile. Magari chi ha avuto qualche tentennamento, con questa ricompensa, può fornire maggiori dettagli”.
Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori di Denise, non perdono la speranza di riabbracciare la loro bambina. “Fino a prova contraria – hanno scritto sui social – Denise è viva e va cercata. Se e quando ci dimostreranno il contrario, solo allora ci fermeremo nel cercarla e proseguiremo in altro. Grazie. Chiunque in questi anni ci ha fatto del male, direttamente o indirettamente, non può e non deve rimanere impunito. Soprattutto chi ha sequestrato Denise”.
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07 Maggio 2021, 12:07