Celebrità

Tiziano Ferro: “Che cul* avere Laura Pausini come amica! Con Victor è stato bello e doloroso”

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09 Maggio 2024, 15:13

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Tiziano Ferro si racconta in un’intervista a “Vanity Fair”. Dopo la polemica scoppiata a seguito delle dichiarazioni di Mara Maionchi a “Belve”, il cantante preferisce parlare d’altro. Della sua famiglia e dei nuovi progetti. Parlando del suo carattere ammette: “Sono uno che non morde. Ogni tanto mi piacerebbe attaccare, ma non è la mia natura. A volte, non mordere, non attaccare è stata però una forma di autolesionismo: invece di prendermi cura di me stesso, battevo in ritirata solo per educazione o gentilezza. La verità, ho scoperto con gli anni, è che ho bisogno di persone, di amici che sappiano ascoltare”. Poi aggiunge: “Devo ammettere che non mi aspetto molto dalle persone e quindi celebro ogni singola volta in cui trovo qualcuno che mi ascolta”.

Tiziano Ferro e Elisabetta Canalis (Foto Instagram)

“A Los Angeles ho la mia famiglia elettiva fatta di amici come Elisabetta Canalis e Bianca Balti”

“A Los Angeles, città che tutti giustamente ritengono alienante, ho trovato un’intera famiglia elettiva – spiega Tiziano Ferro – di persone che sono diventate amici. Molte di queste le ho trovate alle riunioni degli alcolisti anonimi.  Il fatto è che lì nessuno ti chiede, come succede nella vita di tutti i giorni, quanto guadagni e che lavoro fai. La conoscenza parte dai danni che hai fatto, dalle fragilità. E tutto diventa più autentico, senza filtri. Ma ci sono anche amiche speciali come Elisabetta Canalis e Bianca Balti, donne che smettono i panni dei loro personaggi per tornare a essere madri. Bianca è allegra, giocosa, prende tutto di petto. Elisabetta mi dà speranza, è creativa, spirituale. Il sentimento dell’amicizia è assolutista: gli amici ci sono sempre e comunque. Punto e basta”. E poi c’è un’amica speciale: Laura Pausini. “Laura è appena venuta da me a Los Angeles con la figlia – confida – Ho cucinato per loro e per i miei figli paccheri al sugo e pollo. Ho visto Laura evolvere come donna, diventare madre, vincere tutto. E l’ho vista anche star male. Oggi posso dire: che cu*o avere Laura come amica! E parlo di un’amica vera”.

“Mi ricordo che durante il divorzio lei era a Buenos Aires – racconta – e a un certo punto mi fa una videochiamata e mi dice: ‘Io non ti vedo bene, adesso prendo un volo e vengo a Los Angeles’. Aveva solo due giorni di stacco tra un concerto e l’altro. Ecco che cosa sono gli amici veri. E capisci quanto siano importanti quando le cose non vanno come avevi previsto, come per esempio col divorzio da mio marito Victor”.

Tiziano Ferro e Bianca Balti (Foto Instagram)

“Con due bambini piccoli l’ultima cosa che vuoi è iniziare una nuova relazione”

“Victor ha reso la mia vita sentimentale più bella e complessa – dice Tiziano Ferro parlando dell’ex marito –  Il nostro è stato un amore bello ma, onestamente, anche doloroso. Una cosa ho capito: non potevo e non dovevo abbandonarmi all’idea del divorzio come fallimento, trappola allettante che ti illude di restare fermo in quella zona di comfort che è il dolore. Ringrazio la complessità e la tridimensionalità del rapporto con lui che mi hanno permesso di andare avanti”. “La mia vita sentimentale adesso? Con due bambini piccoli l’ultima cosa che vuoi è iniziare una nuova relazione – confessa – In questo momento non ho la più pallida intenzione di entrare in quel meccanismo di incontro. Se succederà, sarà come nel resto della mia vita, dove le cose sono accadute per caso, come per caso mi sono ritrovato a vivere a Los Angeles. Una cosa però mi piace molto: i miei due figli mi hanno dato il dono dell’immunità dalla Fomo, la paura di non essere presente ai party, alle feste, agli eventi, alla vita degli altri. E no, non ricorro alle app: ripeto, preferisco che succeda tutto per caso”.

Tiziano Ferro e Laura Pausini (Foto Instagram)

“Adoro sentirli i miei bimbi addosso, il loro amore è una questione epidermica”

Tiziano Ferro ha due figli, Margherita e Andres, entrambi di due anni circa. “Sono un grande sostenitore della routine – spiega – La routine dà serenità a loro e a me. Abbiamo i nostri piccoli rituali e ci tengo a insegnare loro l’italiano. Margherita è una coccolona, Andres è un maschio per antonomasia, gli piacciono le auto e fare la lotta, infatti porto tutti e due a fare karate con me. Adoro sentirli addosso, il loro amore è una questione epidermica. L’amore va detto, va praticato, va esplicitato: vengo da una famiglia in cui non si faceva, in cui sembrava non ci fosse il bisogno di farlo e di dirlo apertamente. Invece bisogna farlo. Mi terrorizza il fatto che un giorno Margherita e Andres cresceranno e non vorranno più tutti questi abbracci. So che succederà ed è giusto così. Ma sarà difficile”.

Tiziano Ferro con i figli (Foto Instagram)

“Hoo scoperto che per i miei figli ho una faccia tosta che non ho per nessuno”

L’artista racconta la sua esperienza di padre, dal primo incontro: “Margherita è arrivata per prima. Se è vero che ho cercato la paternità con una caparbietà che solo chi l’ha vissuta può conoscere, è anche vero che queste esperienze arrivano con un bagaglio enorme di dubbi e incertezze. Ma quando ho stretto tra le braccia questa bambina, è stato come capire che ero pronto a essere un papà. Vede, uno dei problemi fondamentali della mia adolescenza è stato non sentirmi mai abbastanza, avere sempre il dubbio di non essere all’altezza. Quella bimba tra le braccia, invece, mi diceva che non c’erano dubbi. Infatti ho scoperto che per loro ho una faccia tosta che non ho per nessuno, che ho un forza fisica che non sapevo di avere. Lo so, sono cose che dicono tutti i genitori. Ma è la verità. Abbracciare Andres, invece, è stato come stringere al petto una pietra rovente che ti scalda fino al cuore. Mi sono detto: ma chi sei tu? Chi è questo bambino così potente, così speciale? Che cos’è questo amore che mi brucia fino al cuore?”.

Tiziano Ferro e Margherita (Foto da video)

“Mi ferisce che vengano negati i diritti ai miei figli perchè siamo tutti uguali”

Tiziano Ferro ha dichiarato che non può tornare in Italia perché il nostro Paese non riconosce ancora la doppia paternità ai suoi figli. Un tema in qualche modo sempre presente nelle sue canzoni. “Io scrivo questa canzone da più di trent’anni – sottolinea – La scrivo dall’inizio della mia carriera perché ho iniziato inciampando davanti a tutti e cadendo. E le persone, invece di ridere di me, si sono affezionate fino a ritrovarsi nei miei difetti, nelle mie debolezze. Ho sempre trasmesso l’idea del rispetto e il concetto della rappresentanza di chi non ce li ha, di chi non li riceve. Questo vorrei capisse certa politica: se un bambino della provincia profonda come ero io sa di non essere sbagliato, di poter essere rispettato, di avere una rappresentanza, allora cambia tutta la prospettiva della sua vita. Per questo è importante che politici, artisti, sportivi e attori siano di esempio. Se dai un volto a una mancanza, hai cambiato il mondo. E se dai un volto, uccidi l’ignoranza”.

“Mi ferisce che vengano negati i diritti ai miei figli – aggiunge – perché siamo tutti uguali e con diritti uguali: perché loro ne dovrebbero avere di meno? Perché Victor deve aver bisogno di una delega per accompagnarli a scuola o per portarli in ospedale quando non ci sono io? Io penso che i politici e le persone che fomentano l’odio e l’omofobia siano persone che non riescono a dare un volto umano all’amore. Preferiscono mettere un’etichetta dove invece ci sono volti, dove c’è amore, dove ci sono persone”.

Tiziano Ferro (Foto da video)

“Camminerò per strada sentendomi grasso e mi sentirò perennemente inadeguato”

L’artista affronta il tema delicato della salute mentale. “E’ un argomento complesso che non si può risolvere con una diretta o una storia su Instagram – afferma – E un artista come me sbaglia quando pensa di curare o di migliorare la vita di chi soffre di queste patologie. Penso, invece, che bisogna lavorare sulla prossima generazione di genitori, perché saranno loro ad aiutare i loro figli a non scivolare in questi precipizi. Le faccio un esempio: parlando di bulimia, oggi non faccio né voglio fare l’apologia dell’obesità, però fino a ieri si portava un bambino dal dietologo solo perché aveva cinque chili in più del previsto. Quello è un meccanismo crudele che mi ha marchiato a fuoco perché io mi sentirò grasso per sempre e nulla mi farà mai cambiare idea. Camminerò per strada sentendomi grasso anche se non lo sono. E mi sentirò perennemente inadeguato”.

Tiziano Ferro (Foto Facebook)

“Voglio bene a Mara Maionchi, sono sicuro che 20 anni fa questi discorsi non erano così chiari”

I genitori sono fondamentali in questo – sostiene il cantante – E lo sono anche gli educatori, i manager. E qui sì, mi riferisco a Mara Maionchi. Le voglio bene e sono sicuro che vent’anni fa questi discorsi non erano così chiari. Però oggi va fatto un cambio di passo radicale, perché la salute mentale è una cosa pratica che va appunto praticata. È un obbligo morale raccontare alle persone, agli artisti, che il corpo non è un vincolo negativo per la loro arte. Io credo che Mara e molte altre persone non abbiano realizzato abbastanza quanto traumatico e doloroso sia quell’atteggiamento che si imprime per sempre nell’inconscio e nell’esistenza di ragazzini ancora fragili. Io oggi perdono la loro buona fede. Ma bisogna fare un mea culpa e non prendere più questo argomento alla leggera”. La scrittrice Barbara Alberti, sostiene che la parola “fr*cio” vada usata liberamente. “Anche qui – dice – mi fido della loro buona fede e capisco il loro ragionamento che richiede la libertà di dire o scrivere “fr*cio” quando più lo desiderano. Io gli voglio credere e un po’ invidio anche chi ha la possibilità di scegliere un termine senza aver mai vissuto la violenza di averlo ricevuto come offesa”.

“Certe parole sono state i giustizieri della tua pace mentale – aggiunge – te le hanno ripetute da piccolo, all’asilo, alle elementari, alle medie e ogni volta che cambiavi città, regione e Stato. Determinate parole sono fonte di trauma e possono essere un veicolo di civiltà o inciviltà. Forse bisogna imparare a evolvere insieme al linguaggio”.
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Tiziano Ferro (Foto Instagram)

“A un certo punto non reggevo più il ritmo e ho scelto di fare di meno per la mia salute mentale”

Tiziano Ferro oggi non ha paura di mostrare le sconfitte e i fallimenti. “Io sono inciampato a ventidue anni davanti a tutti e ho visto la mia faccia, il mio corpo, le mie canzoni, la mia voce rovinare al tappeto – racconta – Lì ho capito tre cose. Prima: non ero capace mentalmente di supportare un ruolo non mio. Secondo: quel ruolo non mi serviva a nulla. Terzo: ogni volta che mostravo una fragilità, le persone provavano empatia. La perfezione è una parola noiosa. E l’imperfezione è una necessità che diventa virtù. Passiamo la nostra vita a cercare di diventare memorabili quando invece dovremmo solo provare a essere unici. Non contate troppo sul giudizio degli altri. Io non sognavo nemmeno un decimo di quello che mi è successo. E poi ho capito che non reggevo più il ritmo e ho scelto di fare di meno per la mia salute mentale. Certo, quando guardo Laura Pausini che vince l’ennesimo Grammy Award esulto per lei e mi dico: ma io lo vorrei? E poi penso: ma sai quanta forza, quanto stakanovismo, quanto lavoro fa e ha fatto Laura? Quindi sì, lo vorrei quel Grammy ma sì, so che i miei limiti sono più importanti”.

Tiziano Ferro ed Emma (Foto Instagram)

“Dal 2010 i talent hanno regnato troppo, a mio parere, appiattendo il panorama”

Della nuova musica italiana e dei suoi interpreti dice: “Penso che ci sia in atto un vero rinascimento. Ci sono stati gli anni Novanta con grandi nomi come Giorgia, Laura Pausini, Andrea Bocelli, Gianluca Grignani, Cesare Cremonini. Sicuramente dimenticherò qualcuno, quindi chiedo perdono in anticipo. Poi sono arrivati gli anni Duemila con Negramaro, Cremonini solista, io, Fibra, Marra… Dal 2010, però, i talent hanno regnato troppo, a mio parere, appiattendo il panorama. Certo, nomi come Marco Mengoni, Emma, Alessandra Amoroso e Giusy Ferreri hanno fatto la differenza. Però io non avrei mai potuto fare il mio primo disco in quegli anni: devi avere la forza di una Emma e io non ce l’avevo. E poi arrivano questi anni Venti con Måneskin, Madame, Mahmood, Calcutta, Ariete, Angelina, Tananai. Poi arriva un ragazzo da Roma, Ultimo, che col suo pianoforte riempie uno stadio e canta con le parole di uno di venticinque anni, non con quelle di un autore di quarant’anni che fa finta di averne venti”.

Tiziano Ferro (Foto Instgarm)

“Vado in analisi una volta alla settimana dal 2008, non so cosa sia l’autostima”

Tiziano Ferro svela i suoi prossimi progetti professionali: “Innanzitutto un film. Sto chiudendo un contratto con Lorenzo Mieli per sviluppare un lungometraggio dal romanzo che ho scritto. E sul fronte della musica, be’, quella non finisce mai, come potrebbe? Le canzoni sono la mia carta d’identità, le scrivo quando sono triste e quando sono allegro”. Infine ammette: “Vado in analisi una volta alla settimana dal 2008. Purtroppo i sensori dell’autostima mi sono stati disinnescati e non funzionano più come dovrebbero. Però ho imparato una cosa importante: come delego il suono degli strumenti ai musicisti durante i concerti, così ho imparato a delegare il compito dell’autostima ai miei amici e alle persone che mi vogliono bene. Ho dato ai miei amici la capacità di guardarmi. E oggi ho finalmente imparato che non c’è bisogno di ottenere chissà quali risultati per essere orgogliosi di sé stessi. Perché non vale mai la pena di mostrare chi non sei: meglio mostrare le tue imperfezioni. È il modo migliore che conosco per arrivare il più vicino possibile all’essere fiero di me stesso”.

Mara Maionchi e Tiziano Ferro (Foto Instagram)

Mara Maionchi: “Mai impedito a Tiziano di essere se stesso, la mia storia parla per me”

Una ritrovata serenità, quella di cui parla Tiziano Ferro ,soprattutto adesso che l’incidente con Mara Maionchi sembra definitivamente archiviato. Si evince dalle sue parole, ed è sugellato anche dalle ultime dichiarazioni dell’ex produttrice musicale che mette a tacere tutte le indiscrezioni. Mara Maionchi ha risposto ad alcune domande del “Corriere della Sera” riguardo al fatto che lei avesse imposto all’artista appena 18enne di dimagrire. “Secondo me essere così robusti a 18 anni non è così salutare – ha affermato la discografica -. E poi, certo, per stare sul palco a lungo, per cantare e ballare per ore serve preparazione fisica. Penso di aver dato dei consigli giusti, non c’era obbligo, poi contano le canzoni”. Mara Maionchi ha poi sottolineato di non avere mai chiesto a Tiziano Ferro di fingersi etero. In un’intervista al settimanale “Chi” ha rivelato: “Qualcuno ha odiosamente avanzato l’ipotesi che gli abbia impedito di essere sé stesso: la mia storia parla per me, la libertà per me è sacra. Guardiamo avanti. Se lo dico io alla mia bella età”.

Pubblicato il

09 Maggio 2024, 15:13

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