18 Ottobre 2024, 14:46
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Tinì Cansino, all’anagrafe Photina Lappa, showgirl di origine greca, ha conosciuto il successo in Italia negli anni ’80, grazie alla sua partecipazione al programma televisivo “Drive In” dal 1983 al 1988. La showgirl è rimasta lontana dai riflettori per un lungo periodo, per poi riapparire in televisione come opinionista nel programma “Uomini e Donne”, condotto da Maria De Filippi su Canale 5. In un’intervista al “Corriere della Sera” ha ripercorso la sua carriera, dagli esordi ad oggi. Appena arrivata in Italia raccontò di essere la nipote di Rita Hayworth. “Le assomigliavo e fu la mia fortuna – dice-. La prima volta che me lo fecero notare avevo 16 anni e stavo provando un rossetto in profumeria, sotto casa. Non la conoscevo nemmeno, ero troppo giovane. Fu un’idea del mio agente italiano, Alberto Tarallo, a cui devo tanto. Era una bugia e un po’ mi vergognavo”. Poi continua: “Io greca, lei mezza spagnola, magari abbiamo avuto qualche antenata in comune. E siamo tutte e due del segno della Bilancia”.
Degli esordi ricorda: “Stavo molto attenta a fare le cose giuste, avevo studiato danza, conoscevo la disciplina e l’impegno. Non mi rendevo conto che fosse un provino così importante. Mi portai da casa un semplice body da ballerina. Poi per lo show mi fecero mettere vestiti bellissimi, fatti a mano dalle sarte di scena”. A “Drive In” indossava i celebri reggiseni a balconcino, con stecche e ferretti. “Che fastidio portarli. rivela -. Registravamo per ore, capirai, io trovo scomodi anche i tacchi. Ma mia madre mi ripeteva sempre che ‘se vuoi essere bella devi soffrire’. A volte, appena rientrata in camerino, li lanciavo via più in fretta possibile. Non ero timida. E non mi vergognavo del mio corpo. Ero sexy, ma le ragazze lo sono tutte. A quei tempi qualcuno restò scioccato, perché c’erano più tabù. La femminilità è un dono, non va nascosta”.
Poi aggiunge: “Di essere un sex symbol nemmeno me ne rendevo conto, ero troppo ingenua. A quell’età non ti piaci quasi mai. Non mi sentivo bella. Non ero alta e avevo i capelli lisci, dritti, invece avrei voluto essere riccia”.
Un successo che all’inizio l’ha travolta e spaventata. “Anche se devo dire grazie a tutti voi italiani – sottolinea – Piacevo anche alle mamme, alle nonne. Per strada mi volevano toccare, abbracciare. Non ci ero abituata, mi imbarazzavo. Col tempo è diventato familiare. Ricevevo tante lettere, alcune molto commoventi, anche dalle carceri. Un ragazzo mi scrisse: ‘Ti amo come la Madonna’”. Poi ricorda le colleghe del “Drive In”: “Con Lory Del Santo abbiamo cominciato insieme. Lei era la cassiera, io la capa delle Fast food, tra noi non c’era nessuna gelosia. La ricordo con tanto affetto, quando aveva il pancino che cresceva del suo piccolo Conor. Eva Grimaldi era una carissima amica. Con Carmen Russo mi incrociavo più che altro agli show di Capodanno”. Di quei tempi ha bellissimi ricordi, come Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo che le facevano scherzi a ripetizione. “Una banda di matti – racconta -. Andavano a ruota libera. Il più frequente era quello della torta in faccia. ‘A me non lo farete mai, vero?”, gli chiedevo, preoccupatissima che mi rovinassero capelli e trucco”.
“Una sera infatti toccò pure a me, per fortuna alla fine della registrazione, verso l’una e mezzo di notte. Ero piena di panna e crema che colava. Non ho mai saputo chi dei due me l’ha tirata”, ricorda.
Tinì Cansino era celebre per le sue papere: “Sbagliavo tutti i cognomi. Ma ero buffa, Berlusconi diceva che non mi dovevano correggere. Antonio Ricci? Per un sacco di tempo non l’ho mai visto di persona, sentivo soltanto la sua voce. C’era una regola. Chi arrivava in ritardo, per punizione doveva pagare la colazione a tutti, champagne compreso”. La showgirl ricorda che le femministe ce l’avevano con lei. “Mi vedevano come una donna oggetto, mentre io mi sentivo soltanto una donna. Erano arrabbiatissime, mi arrivavano messaggi terribili”. Di Silvio Berlusconi conserva un bel ricordo: “Era il nostro Imperatore, lo chiamavano tutti così. Selezionava personalmente le cassette con i provini, era un vero artista. Ci invitò a pranzo ad Arcore per firmare il contratto. A tavola raccontò che, dalla pila che gli avevano consegnato, aveva preso quelle sotto. Compresa la mia. Sono stata fortunata”.
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Poi arrivò la fine di quel periodo d’oro, ma si è trattato di una scelta di vita. “Nel frattempo avevo conosciuto il mio ora ex marito Claudio. Mi sono sposata e dopo Voula ho avuto altri due figli, Tamara e Nicolas. Ho scelto di dedicarmi alla famiglia e no, non me ne sono pentita”, sottolinea. “Ho rinunciato a molti contratti importanti- racconta ancora – Ho fatto altri lavori. La commessa. Cassiera in una macelleria, io che sono vegetariana. Infatti sono durata due giorni e mezzo. Erano gli unici che mi avevano assunto. Non trovavo niente, ho passato momenti duri”. Per Tinì Cansino poi arriva la possibilità di tornare in tv con “Uomini e Donne”. “Seguivo sempre tutte le trasmissioni tv di Maria De Filippi. ‘’Amici, ‘C’è posta per te’, ‘Uomini e donne’. Mi piaceva lei come persona, oltre che come conduttrice”.
“Mi sono autoproposta – rivela – per lavorare in un suo programma. In qualunque ruolo. Mi hanno fissato un appuntamento. E Maria mi ha dato la possibilità di fare l’opinionista fissa a Uomini e donne. Era il 2012, credo”.
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L’ex showgirl ammette che non accetterebbe mai il ruolo di tronista. “Tra Tina Cipollari e Gianni Sperti? A fare che? A farmi corteggiare? Non credo che ci andrei. Poi aggiunge: “In questi anni tra bisticci e turbamenti di corteggiati e corteggiatori ho capito che l’amore fa paura a tutti, anche a me. Quando due persone si incontrano e si piacciono è magnifico. Però non è facile lasciarsi andare, aprirsi con l’altro, fidarsi è difficile”. “Le donne a volte sono troppo esigenti – aggiunge – Gli uomini devono imparare a trovare la loro parte femminile”. “Soffrire per amore? Noi greci siamo portati per la tragedia”. Poi però rivela: “Oggi sono innamorata dell’amore, non c’è nessuno accanto a me. Sono felice, ma posso fare ancora di più”.
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18 Ottobre 2024, 14:46