05 Maggio 2022, 10:57
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Nessuna censura per il “Maurizio Costanzo Show”. Ieri sera Mediaset ha mandato in onda integralmente l’alterco scoppiato tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini poi degenerato in rissa. Al Teatro Parioli si parlava del conflitto russo-ucraino e delle implicazioni nel mondo dell’arte e dello sport.
Maurizio Costanzo ha chiesto ad Al Bano Carrisi in che rapporti fosse con Vladimir Putin. “Io ho cantato cinque volte per lui – ha spiegato il cantante pugliese – Però da questo a dire che sono amico è un po’ tanto. Mi sarebbe piaciuto, abbiamo avuto dei colloqui molto simpatici. E’ uno che ama l’Italia molto di più di quanto la amino gli italiani”.
“Eh…se vede!”, ha commentato amaramente Paolo Bonolis. “Dillo al suo ministro degli Esteri che ha detto che l’Italia è ostile”, gli ha fatto eco Costanzo. Al Bano ha corretto un po’ il tiro: “E’ uno che amava l’Italia…ma secondo me ancora la ama”. “Io non ho nulla da eccepire sul fatto che tu sia andato a cantare per lui – è intervenuto Giampiero Mughini – Anzi non ho niente da eccepire su chiunque abbia tentato di avere un rapporto con la Russia. Solo che il momento adesso è cambiato. Drammaticamente cambiato”.
“Però c’è una cosa molto più grave che dovete tenere in considerazione – ha sottolineato Vittorio Sgarbi – Che lui non andrà a cantare in Russia ma che un cantante russo non possa venire in Italia è una forma di fascismo. Che un cantante o un direttore d’orchestra, solo perché russo, o un atleta russo non possa correre è una forma di fascismo dell’Occidente. E’ intollerabile. Un tennista, uno sportivo, un cantante, un direttore, un ballerino non sono Putin. Sono uomini che hanno dignità e amore per l’arte. Vanno difesi sino in fondo. Lui non andrà in Russia ma un russo deve venire qui a cantare. Non si punisca l’arte, non si punisca la musica”.
“Vittorio hai ragione”, ha sentenziato Costanzo mentre il pubblico del Parioli riservava al critico d’arte applausi scroscianti. “Vabbè, hai fatto la filippica – ha ironizzato Mughini in riferimento a Sgarbi – Io naturalmente sono contrarissimo ai veti, figurati ai veti alle nazionalità…che il tennista non possa andare a Wimbledon. Il direttore d’orchestra era un caso lievemente diverso perché il sindaco Sala aveva chiesto a questo direttore d’orchestra che si pronunciasse contro l’idea della guerra. Tu dici in quanto essere umano che la guerra non è un modo buono. Tutto qua”.
“Non devi essere obbligato a farlo per lavorare o per cantare”, ha ribattuto il critico d’arte alzando la voce. “Ma calmati! Ma calmati!”, ha replicato il giornalista e opinionista catanese. “Calmati tu, imbecille!”, ha sbottato Sgarbi. A quel punto, Mughini si è alzato, si è diretto minacciosamente verso di lui e lo ha spinto urlando: “Ti prendo a calci in cu*o! Pezzo di me*da!”. Il critico d’arte è caduto a terra e un quadro della scenografia gli è piombato addosso. “Faccia di c**o! Testa di ca**o! Cogl**ne! Violento! Sei peggio di Putin. Me*da umana! Cogl**ne!”; ha urlato dopo essersi rialzato. Quindi, rivolto a Costanzo, ha aggiunto: “Caccialo via quello str**zo di me*da!”.
“Mi alzo e ti prendo a calci in cu*o!”, ha risposto Mughini mentre Giuseppe Cruciani gli impediva di rialzarsi per raggiungere nuovamente il “rivale”. “Fascista!”, ha detto Sgarbi. “Squallido personaggio”, ha ribattuto Mughini. A quel punto, Maurizio Costanzo ha preferito mandare i consigli per gli acquisti. A fine puntata, il padrone di casa ha cercato di far riappacificare i suoi due ospiti: “Mi piacerebbe finire con un sorriso tra Mughini e Sgarbi”. “Ma perché è successo qualcosa? Non credo. Io non mi ricordo”, ha replicato il giornalista catanese.
“Non solo ho una grande considerazione di Mughini come studioso, come collezionista, come persona, e quindi mi dispiace aver litigato con lui per la seconda o per la terza volta – ha precisato il critico d’arte – Il fatto che accade e che porta astio fa pensare che deve essere molto difficile la pace tra russi e ucraini se è difficile tra due persone. I tempi sono complessi. Sono disponibile a fare pace”. “Premesso che non c’è nulla di grave sul piano personale, se c’è uno che non vede tutto bianco o tutto nero sull’argomento da cui è nato lo scontro sono io”, gli ha fatto eco Mughini. Alla fine, i due litiganti si sono salutati con il pugno.
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05 Maggio 2022, 10:57