06 Luglio 2023, 15:39
3' DI LETTURA
Il giorno tanto è atteso è arrivato. Oggi sono state rese note le ultime volontà di Silvio Berlusconi. Il testamento è stato aperto ieri nello studio del notaio Roveda alla presenza di due testimoni, l’avvocato Luca Fossati, in rappresentanza dei figli Marina e Pier Silvio, e dell’avvocato Carlo Rimini, in rappresentanza dei figli di secondo letto, Barbara, Eleonora e Luigi. Alla lettura del testamento, secondo quanto si apprende, avrebbero partecipato in collegamento anche gli eredi.
Come riporta l’Ansa, a Marina e Pier Silvio, i due figli maggiori del Cavaliere, va il controllo di Fininvest con il 53% con quote paritarie. La primogenita di Silvio Berlusconi ha tenuto a precisare che “nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso”. Abbastanza cospicui i regali fatti dal leader di Forza Italia al fratello Paolo (100 milioni), alla quasi moglie Marta Fascina (100 milioni) e all’amico storico Marcello Dell’Utri (30 milioni) “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. Nel testamento, scritto a mano mentre stava andando al San Raffaele il 19 gennaio 2022, anche una lettera rivolta ai figli. “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”, scrive l’ex premier indicando le donazioni al fratello, a Fascina e a Dell’Utri. “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”, conclude. Nel nominare i figli, curiosamente, dimentica l’ultimogenito Luigi.
Come riporta “La Presse”, a Pier Silvio e Marina Berlusconi andranno il 60% delle proprietà – non relative alla Fininvest o ad altre società – appartenute al padre. Si tratterebbe, soprattutto, delle sue proprietà immobiliari, il cui restante 40% andrà agli altri tre figli avuti dalla seconda moglie Veronica Lario: Barbara, Eleonora e Luigi. “Sono stato informato del legato che mi è stato lasciato da Silvio Berlusconi nel suo testamento. Sono commosso, profondamente commosso”, ha dichiarato Marcello Dell’Utri a “LaPresse”, commentando le ultime volontà del Cavaliere, che prevedono anche un lascito di 30 milioni in suo favore. “Da stamattina non ho fatto altro che piangere: non tanto per la cosa materiale ma per il gesto che dimostra la grandezza dell’uomo – ha aggiunto l’ex senatore ai microfoni dell’Ansa – Per me era come un fratello. Ci conoscevamo da oltre sessant’anni. Mi ha sempre aiutato. Anche all’università mi dava gli appunti”.
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Sono tre i testamenti di Silvio Berlusconi depositati presso il notaio Roveda di Milano. Il primo, del 2 ottobre 2006, riguarda la destinazione della parte di eredità disponibile, che viene lasciata in parti uguali ai figli Marina e Pier Silvio, mentre la parte rimanente viene divisa tra tutti i cinque figli sempre in parti uguali. Su un blocco note, color giallo paglierino, con l’intestazione «Villa San Martino», Silvio Berlusconi, il 2 ottobre di quell’anno, ha scritto a mano le sue volontà. Undici righe su un foglio e dieci su un altro per il suo testamento, con uno stile asciutto e chiaro: “Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”. Il secondo testamento è del 5 ottobre 2020, in cui Berlusconi aggiunge il lascito di 100 milioni al fratello Paolo. Il terzo è in forma di lettera e risale al 19 gennaio 2022, e contiene l’ulteriore lascito per Marta Fascina di 100 milioni, e per Marcello Dell’Utri, pari a 30 milioni.
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06 Luglio 2023, 15:39