29 Settembre 2021, 17:54
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E’ una vera e propria bomba quella sganciata in queste ore dal settimanale “Oggi” all’indirizzo di Jessica, Clarissa e Lulù, le tre princess dell’edizione in corso del “Grande Fratello Vip”. Il magazine fa una doppia rivelazione sulle tre sorelle presentate come le pronipoti dell’ultimo imperatore d’Etiopia.
“Siamo principesse veramente – hanno detto le tre ragazze nella clip di presentazione – Discendiamo dal re Salomone e dalla regina di Saba. Il nostro bisnonno era l’ultimo imperatore di Etiopia ed è decaduto nel 1975 con una rivoluzione. Abbiamo origini etiopi da parte di nostro padre, mamma è italiana. I nostri genitori sono conosciuti qui a Roma e dopo siamo arrivate noi tre”.
Ai maligni che dicono di non aver mai sentito parlare di loro, le tre sorelle hanno così replicato: “Nostro nonno è l’ultimo imperatore d’Etiopia e la nostra famiglia ha avuto a che fare con presidenti di tutto il mondo…Se non ci conoscete basta aprire un libro di storia”.
Secondo quanto riporta “Oggi”, Jessica, Clarissa e Lulù non sarebbero affatto principesse e il padre si troverebbe in carcere da giugno per truffa e falsificazione dei documenti. Una vicenda di cui la produzione del reality di Canale 5 sarebbe totalmente all’oscuro.
“Il settimanale Oggi rivela che le tre ‘principesse etiopi’ non sono in realtà principesse, cioè discendenti dal Negus Heilé Selassié, e che il loro padre, Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, è stato arrestato in Lussemburgo a giugno ed estradato da alcune settimane in Svizzera, dove sarà trattenuto almeno tre mesi nel carcere di Lugano – si legge in un’anticipazione diffusa dal magazine – Nel mandato di cattura internazionale emesso il 5 marzo scorso dalle autorità elvetiche per una truffa da 10 milioni di franchi, al chilometrico nome del ‘discendente’ del Negus c’è una curiosa aggiunta, quella di ‘Giulio Bissiri’”.
“Il settimanale Oggi è in grado di rivelare che Giulio è nato effettivamente in Etiopia, figlio di un giardiniere italiano che lavorava nel palazzo imperiale di Hailé Selassié – si legge ancora – Il bambino giocava con i nipoti di Hailé Selassié ed era ben voluto dalla famiglia imperiale che lo considerava come uno di loro. Rientrato in Italia, ha vissuto il sogno di recuperare l’immenso tesoro del Negus. Fu così che convinse alcuni discendenti legittimi di Hailé Selassié, ormai poveri in canna che vivevano in vari Paesi, a firmargli una delega e a chiudere un occhio sulla sua affermata discendenza dal duca di Harar, secondogenito dell’imperatore. Riuscendo infine a far modificare i suoi documenti e a farsi passare per il terzo nella successione imperiale etiope”.
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29 Settembre 2021, 17:54