24 Aprile 2020, 19:47
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Tempi duri per i single, gli amanti occasionali e i traditori seriali. Con il lockdown pare essere tornata di moda la coppia fissa anche se per tirare le somme di queste convivenze forzate h24 occorrerà attendere la fine della pandemia. Con l’allentamento delle misure restrittive, il sesso per chi non ha una relazione stabile continuerà ad essere vietato. A tracciare gli scenari futuri di questa situazione del tutto inaspettata è Francesco Alberoni in un’intervista a “Il Giornale”. Il sociologo dell’amore parte facendo una doverosa premessa.
“Per via del virus – dice – molti hanno dimenticato che cosa succedeva prima. C’era una crisi gravissima della coppia, catastrofica. A 14 anni le ragazze dicevano: ‘Non voglio legarmi per essere libera, non voglio figli, non voglio sposarmi’. Era un momento di eccitazione frenetica. E poi, in questa situazione di disordine economico ed emozionale, è scoppiato il Coronavirus e così, mentre tutti si sentivano infinitamente liberi, è arrivata questa chiusura e la prima cosa che ciascuno ha dovuto fare è stata scegliere con chi chiudersi in casa”.
“Ci sarà un periodo in cui dovremo convivere con certe regole – prosegue – Ci sarà un freno pazzesco sul piano del sesso, come avvenne con l’Aids, perché quello che era libertà diventa pericoloso. Però con l’Aids te la cavavi con il preservativo, qui l’intimità di un bacio è già sufficiente per scatenare la malattia. Proprio come nel periodo dell’Aids ci si faranno delle domande: ‘Lo hai avuto il virus?’, ‘Hai fatto il tampone?’. Prima dell’abbandono vero e proprio ci sarà questa fase di interrogativi”.
“In un primo tempo non si potrà tornare indietro, alla libertà sessuale di prima, non si potranno cambiare uomini o donne tanto spesso – spiega Alberoni – La frenesia sessuale degli ultimi tempi, e del 2019 in particolare, come abbiamo verificato attraverso tante interviste e registrazioni, sarà molto frenata, perché la gente sarà prudente. Però, questo non significa che la gente non si innamorerà, anzi, forse sarà più semplice. Una esperienza come questa della pandemia ti dà l’idea che, se non hai qualcuno che ti ama davvero, non accetta il rischio. Queste esperienze ti spingono a guardarti dentro a fondo, a esaminarti e a esaminare il rapporto di coppia. Per esempio, in Cina ci sono stati moltissimi divorzi: tante persone, finita la quarantena, si sono separate. Solo chi ti ama si prende cura di te: e però, se questo succede, è una luna di miele… Le situazioni di rischio mettono alla prova l’amore, dando valore all’amore. Può darsi che torni il gusto di una coppia sana, dove ci siano meno capricci, perché sai che alcune cose sono importanti davvero (…) Ci si innamorerà più di prima, poiché prima c’era scarsa voglia”.
Secondo l’esperto, la paura del contagio non dovrebbe sfociare in un nuovo puritanesimo. Al massimo ci si aspetta una “moderazione rispetto agli eccessi dell’ultimo anno”. “La rivoluzione sessuale è avvenuta – spiega – semmai ci sarà il ritorno a una cosa negata, l’innamoramento, e la gente farà carte false pur di stare con la persona amata. Siamo come usciti da un periodo di eccessi, in cui sembrava che tutto sarebbe andato bene per sempre, che fossimo nel Bengodi. Invece, il Coronavirus ha dato un tocco di realismo alla vita. E poi guardi, ci sarà povertà, e la povertà è triste, è dolorosa, ma non è puritana”.
In buona sostanza, la solitudine unisce. E’ il caso di quanti in questo periodo vivevano da soli e si sono trasferiti dall’amico o dalla fidanzata correndo il pericolo di trascorrere l’isolamento in due. Nei prossimi mesi, chi sceglierà l’amore correrà meno rischi. Lo stesso non si può dire per gli amanti del sesso sfrenato. “Gli adulti imitavano i ragazzini – spiega Alberoni – e quello è rischioso. Per i 40-50enni la probabilità di ammalarsi è altissima. Anziché avere trenta rapporti, ne avranno uno. Anziché cambiare trenta donne o trenta uomini, ne cercheranno uno solo, con cui stanno bene”.
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24 Aprile 2020, 19:47