05 Ottobre 2023, 10:29
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Sono 21, al momento, le vittime di quella che è stata ribattezzata la strage di Mestre. Due giorni fa, un bus che stava trasportando dei turisti dal camping Hu di Marghera a Venezia è precipitato dal cavalcavia Vempa e ha preso fuoco non lasciando scampo a nove ucraini, quattro rumeni, tre tedeschi, due portoghesi, un sudafricano e un croato. L’unico italiano tra le vittime è l’autista Alberto Rizzotto, un 40enne del Trevigiano che poco prima della tragedia aveva scritto sui social “Shuttle to Venice”. Il bilancio, purtroppo, pare destinato a salire visto che 10 persone sono ricoverate in gravissime condizioni.
La stampa sta rilanciando le storie delle vittime. Straziante quella di una coppia croata di 24 anni convolata a nozze appena tre settimane fa. Lui, Marko Bakovic, è sopravvissuto. Lei, Antonela Perković, non ce l’ha fatta ed è morta tra le lamiere avvolta dalle fiamme insieme al bambino che portava in grembo da pochi mesi e che non nascerà mai. Marko Bakovic, operaio edile e centrocampista dello Sloga Mravince, è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Mirano. E’ grave, al momento è sedato ma non sarebbe in pericolo di vita. I due neo coniugi avevano scelto l’Italia per il viaggio di nozze. Come le altre vittime, alloggiavano al camping Hu di Marghera e la Laguna era la tappa finale della loro luna di miele.
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Marko Bakovic, di Spalato, diplomato in una scuola alberghiera, si divideva tra il lavoro in cantiere e la passione per il calcio. Antonela Perković, di Salona, con una licenza artigianale, era al settimo cielo e non vedeva l’ora di diventare mamma. “Antonella era felicissima per la sua gravidanza – raccontano alcuni amici ad un sito croato come riporta il “Corriere della Sera” – Non pensava ad altro che al bimbo che sarebbe nato e a quel recente matrimonio che aveva coronato una storia d’amore sbocciata quando entrambi erano poco più che adolescenti”.
Su quel bus maledetto c’era anche una famiglia tedesca con cagnolino al seguito. I fratellini Emilia e Oliver, di 4 e 13 anni, sono sopravvissuti e hanno riportato fratture del femore e traumi lombari. Operati entrambi, sono fuori pericolo. A vegliarli è il loro cagnolino rimasto vivo al contrario della loro mamma che non ce l’ha fatta. Ferito e intubato il compagno della donna, papà della bimba più piccola. A salvare Emilia e il cagnolino sono stati due operai della Fincantieri, il gambiano Boubacar Touré e il nigeriano Godstime Erheneden.
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05 Ottobre 2023, 10:29