“Sto andando a fare un esorcismo”. E’ la giustificazione fornita da un sacerdote alla polizia locale impegnata nei controlli anticoronavirus. E’ accaduto ad Arborio, un piccolo centro nel Vercellese. Il prete ha prodotto ai vigili un’autocertificazione in cui dichiarava che stava andando a praticare un esorcismo per scacciare una presenza demoniaca corredata da una “bolla” firmata dall’arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo. Gli agenti hanno giudicato “inoppugnabile” la documentazione presentata dal sacerdote che non è stato sanzionato.
La vicenda però si tinge di giallo dal momento che la Curia diocesana di Vercelli si è fatta avanti per disconoscere il sacerdote. “L’Arcidiocesi di Vercelli – si legge in una nota – smentisce che il protagonista dell’accaduto sia un proprio presbitero diocesano o religioso operante sul proprio territorio. Di conseguenza anche il documento eventualmente presentato dal sacerdote oggetto dei fatti menzionati non reca la firma dell’Arcivescovo di Vercelli, Marco Arnolfo, totalmente estraneo rispetto ai fatti menzionati”.