Dalla grande bellezza alla grande tristezza. Mentre Venezia l’aspetta per premiarla, Stefania Sandrelli si confessa a cuore aperto in un’intervista al settimanale “Oggi” e svela di essere una diva tutta sola. L’attrice 76enne parla apertamente del momento difficile che sta attraversando dopo che il compagno, il regista Giovanni Soldati al quale è legata da 40 anni, è stato costretto a un lungo ricovero.
“Forse Giovanni si è stancato di essere l’uomo della Sandrelli”
“Giovanni è stato male – racconta – una malattia gli ha reso difficile camminare e lo ha costretto a un lungo ricovero. Vederlo così sofferente mi ha molto infragilito. Ma non è solo questo. Quando si è ammalato eravamo da tempo stanchi l’uno dell’altra. Io ero distratta da altre persone, lui probabilmente pure. Ci sentivamo obbligati a vivere insieme. Gli ultimi anni con lui sono stati anni di rinunce. All’affetto. A una carezza. È un uomo onesto. Non finge, mai… Forse si è stancato di una donna troppo impegnativa, di essere l’uomo della Sandrelli. Ma non posso farci niente, non posso viverla come una colpa… E poi accanto alla Sandrelli c’è Stefania. C’è sempre stata. Lasciarci è una cosa che forse farebbe meglio a Giovanni che a me. Io lo rivorrei con me, sempre, sempre”.
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Prima di ammalarsi, Soldati se n’era andato di casa
Stefania Sandrelli confida che lo scorso anno il compagno se n’è andato di casa per un paio di mesi. Poi è sopraggiunta la malattia. Quando “l’ho visto uscire dall’ospedale ero felice che tornasse da me. Contro tutto e contro tutti, compresi i miei figli, che mi dicevano che nulla sarebbe cambiato”. All’attrice non sembra che Soldati sia felice al suo fianco. “Non mi dà quest’impressione, neanche adesso. Forse è qui perché ha solo me. E io ho solo lui”, sentenzia.
“Ho paura che se smetto di lavorare il mio tenore di vita cambierà”
La conversazione si sposta sulla sua carriera. “Il cinema è la mia vita, ma che altro possono offrimi ancora? – si chiede – Ho fatto più di cento film, televisione, teatro, ho diretto un’opera. Girare ‘Acqua e Anice’ mi è piaciuto immensamente, ma la mia vita professionale sta per finire. Se mi dispiace? Ma no, ho dato tanto, ho fatto tanto… Mi preoccupa solo che se smetto di lavorare il mio tenore di vita cambierà. Sono sempre stata pagata poco, come tutte le attrici. Lo denuncio da sempre che a noi danno la metà di quel che prendono gli uomini. E poi non ho mai fatto un film per soldi, manco La Chiave, per cui mi diedero solo 50 milioni. Il denaro non mi è mai interessato: è venuto, è andato. Smettendo di lavorare dovrei accettare dei cambiamenti. Questa casa…”.
A fine intervista, Giovanni Soldati entra nella stanza e Stefania Sandrelli gli chiede una carezza. Lui risponde con un buffetto sulla guancia. “Non sono bravo, lo so – ammette – Ma io questa donna la amo moltissimo”.