Manca l’ufficialità ma “Dagospia” sembra sapere il fatto suo. Luigi Di Maio e Virginia Saba si sarebbero lasciati. Tre mesi fa, le prime voci su una possibile rottura. A metterle in circolazione era stata la pagina Instagram “Pipol Gossip” riconducibile al giornalista di “Chi” Gabriele Parpiglia.
Quando Luigi Di Maio smentì le voci di rottura
L’ex ministro degli Esteri e la giornalista sarda che studia teologia non apparivano più in pubblico insieme da maggio (l’ultimo selfie social di coppia risale ad aprile, ndr.). “Pipol Gossip” scrisse che Virginia Saba era tornata a vivere in Sardegna All’epoca, però, Di Maio si affrettò a smentire. “Io e Virginia continuano a convivere e a stare insieme felicemente. La notizia non è vera”, dichiarò al quotidiano “La Repubblica”.
“Dagospia”: “Decisione comune, sono rimasti in ottimi rapporti”
“Questa volta è vero – si legge adesso su “Dagospia” – Luigi Di Maio e Virginia Saba si sono lasciati. La decisione sarebbe stata presa di comune accordo nei giorni scorsi. L’ex capo dei 5 Stelle e la giornalista sarda sono comunque rimasti in ottimi rapporti e fanno sapere di aver mantenuto ‘un rapporto di amicizia speciale’”.
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Il colpo di fulmine ad un pranzo elettorale
Galeotto fu quasi quattro anni fa un pranzo elettorale in Sardegna. A raccontarlo a Candida Morvillo fu proprio Virginia Saba, più grande di Di Maio di tre anni. Tra i due scattò un vero e proprio colpo di fulmine. “Credo gli sia piaciuto parlare di temi ultraterreni, musica, arte – confidò la Saba al “Corriere della Sera” – Lo guardavo fra tanti che gli facevano domande e pensavo: questo ragazzo non si può godere la vista del mare (…) Con lui ho capito l’amore”.
Chi è Virginia Saba
Giornalista originaria della Sardegna, Virginia Saba ha collaborato con Videolina, Unione Sarda, Sky e con Mediaset Premium dove seguiva le avventure calcistiche del Cagliari. Ha un passato da cestista avendo giocato a basket in serie A2 con la Virtus Cagliari. Nel novembre 2018 si è trasferita Roma. Ha lavorato alla Commissione parlamentare per le questioni regionali.