Ai passeggeri del sommergibile Titan disperso nell’oceano restano poche ore di ossigeno. La Marina militare americana, quella canadese e mezzi speciali arrivati dalla Francia stanno facendo di tutto per ritrovarlo, anche se al momento non ce n’è traccia. Il contrammiraglio John Mauger della Guardia Costiera statunitense che dirige le ricerche ha precisato che “uno dei fattori che rende difficile la previsione è che non conosciamo il ritmo di consumo di ossigeno per occupante”. La speranza più concreta era arrivata ieri quando un sonar aveva captato dei rumori provenienti dal fondo dell’oceano che potrebbero essere stati generati dagli occupanti dello scafo anche se non ci sono conferme al riguardo. “Abbiamo raccolto le caratteristiche del rumore e stiamo lavorando sull’analisi di questo”, ha spiegato Mauger. I cinque passeggeri sono il milionario britannico Hamish Harding (58 anni), il businessman pakistano Shahzada Dawood (48) col figlio Suleman (19), l’esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henri Nargeolet (77) e Stockton Rush (61), il patron di OceanGate, l’azienda proprietaria del Titan.
I visitatori hanno pagato un biglietto salatissimo di 250mila dollari
ll Titan è capace di scendere a ben 4.000 metri sotto il livello del mare e ha una capienza massima di 5 passeggeri. Visitatori disposti a pagare un biglietto salatissimo per calarsi negli abissi per oltre una settimana. Lo scopo è vedere con i propri occhi nei fondali i resti identificati nel 1985 di quello che fu il bastimento più famoso del mondo, a circa 3.800 metri di profondità. L’avventura gestita dalla società OceanGate Expeditions prevede otto giorni di missione al costo di 250mila dollari a persona. La vicenda del transatlantico è rimasta nella memoria collettiva d’intere generazioni grazie al film di successo “Titanic” con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet per la regia di James Cameron, vincitore nel 1997 di 11 premi Oscar.
Sollevati dubbi sulla sicurezza delle spedizioni del Titan
Intanto i contatti con il Titan sono stati persi oltre 20 ore fa, un’ora e 45 minuti dopo la sua immersione in profondità in un’area remota a 600 km dalla costa. Un ex dipendente di OceanGate, la compagnia proprietaria del sommergibile scomparso, che ha voluto restare anonimo, ha confidato alla Cnn di aver sollevato nel 2017 preoccupazioni sulla sicurezza dello scafo. In particolare, in merito allo spessore in fibra di carbonio e alla sua tenuta. Ma il patron Stockton Rush non prese seriamente queste valutazioni. Intanto le ricerche continuano senza sosta. I soccorritori, che stanno utilizzato i sonar per cercare il sommergibile, hanno rilevato suoni di “colpi” sottomarini nel Nord Atlantico. Nello specifico, un aereo canadese coinvolto nella ricerca “ha sentito dei colpi nell’area ogni 30 minuti. Quattro ore dopo è stato dispiegato un ulteriore sonar e si sentivano ancora dei colpi”.
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Lo scambio di tweet tra il figliastro di uno dei passeggeri e una modella di OnlyFans
In superficie il mondo resta con il fiato sospeso, anche se ha fatto discutere il post del figliastro del miliardario britannico Hamish Harding, che figura tra i cinque passeggeri dispersi. Brian Szasz (questo il suo nome) su Twitter ha iniziato a flirtare con una modella di OnlyFans, sfruttando proprio la notizia della scomparsa del Titan. Mercoledì, a poche ore dalla diffusione della notizia, ha chiesto ai suoi follower di pregare per la sua famiglia. Pochi minuti dopo, però, sempre sulla piattaforma social ha commentato una foto della modella Brea. “Posso sedermi su di te?”, ha chiesto la giovane sfoggiando un fondoschiena da urlo esaltato da un micro bikini. “Sì, grazie”, ha risposto. Un comportamento che ha scatenato una bufera social. Il giovane ha continuato a twittare per tutta la sera commentando con grande interesse anche il fatto che andrà a vedere il concerto dei Blink-182. Tra i commenti un utente ha scritto: “Ma non si vergogna? Tutto il mondo è preoccupato per la sorte di suo padre e degli altri e lui vive come se niente fosse”.
La moglie del comandante del Titan è nipote di due vittime del Titanic
Un’altra curiosità sulla vicenda del Titan riguarda il pilota. Stockton Rush, amministratore delegato della società, era al comando del sottomarino prima che scomparisse. Sua moglie è Wendy Rush, pronipote di Isidor e Ida Straus. La coppia figura tra le 1518 vittime del naufragio del Titanic nel 1912, come ricostruisce il “New York Times”. A distanza di 111 anni la loro storia è nuovamente accostata a un’imbarcazione che, nello stesso luogo, ha fatto perdere le sue tracce. Ma chi erano i due coniugi scomparsi nel 1912? Isidor Straus, nato nel 1845 e morto a 67 anni, era un magnate della vendita a dettaglio, comproprietario dei grandi magazzini Macy’s. Con la moglie Ida erano tra i passeggeri di prima classe più ricchi a bordo del transatlantico. Secondo alcuni testimonianze dell’epoca, Isidor Straus si rifiutò di salire a bordo di una scialuppa di salvataggio quando donne e bambini stavano ancora aspettando di fuggire dalla nave che affondava. Sua moglie Ida, con la quale era sposato da 40 anni, restò con lui e i due rimasero abbracciati sul ponte del Titanic mentre questo si inabissava. Una scena richiamata nel film del 1997 che ritrae una coppia di anziani abbracciati al letto mentre l’acqua invade la loro cabina. Il corpo di Isidor Straus fu trovato circa due settimane più tardi in mare, come risulta dagli archivi del “New York Times”, mentre i resti di Ida Straus non furono mai recuperati.
