08 Dicembre 2024, 16:16
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L’attore Silvio Orlando interrompe uno spettacolo teatrale a Bologna a causa dello squillo di cellulare. Un gesto che ha acceso i riflettori sulla dipendenza dagli smartphone e sulla difficoltà di concentrarsi in un mondo iperconnesso. L’attore ha sospeso la rappresentazione per qualche secondo infastidito, come spesso accade, dal suono di un cellulare. Un mal costume diffuso quello di lasciare trillare i telefoni al cinema o al teatro che l’attore ha provato a contrastare a suo modo. Non è raro imbattersi in qualcuno che durante uno spettacolo consulti il cellulare messaggiando o controllando i social, ben più grave quando sul telefono arrivo avvisi sonori di chiamate o messaggi.
Silvio Orlando, in questi giorni, è in scena con “I Ciarlatani” e durante lo spettacolo di qualche giorno fa a Bologna ha rimproverato chi ha più volte preso il telefono. Intervistato dal “Corriere della Sera” ha puntualizzato: “Non è mia intenzione drammatizzare l’accaduto, sono cose che succedono non vorrei creare un caso”.
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L’attore insiste sul fatto che la pratica dovrebbe essere bandita: “Dico solo che ci sono momenti dello spettacolo in cui non si può sorvolare, perché richiedono una forte attenzione”. Silvio Orlando spiega che è un ‘incidente’ che accade non di rado e che ci sono più probabilità che succeda quando la platea è piena: “Conosciamo quali sono i vizi e le virtù dei nostri concittadini”. L’attore afferma di trovare assurdo dover redarguire gli spettatori prima di ogni spettacolo affinché non utilizzino gli smartphone. Poi sull’ipotesi di far consegnare i cellulari prima dell’ingresso in sala, come fece Bob Dylan, dice: “Non saprei, spesso ci sono persone anziane che banalmente non sanno far funzionare i cellulari. Prima degli spettacoli faccio un annuncio, in questo caso non l’ho fatto perché mi sembrava di rompere l’atmosfera iniziale. Non ho idea se sia fattibile. C’è una questione organizzativa molto complessa e complicata. Inoltre penso a quelle persone, tipo i medici, che devono essere sempre raggiunte”.
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Chi sta sul palcoscenico subisce il fastidio del trillo dei cellulari dimenticati accesi che interrompono la performance, ma anche la luce stessa del telefono. “Devo anche dire che il fastidioso squillo è molto diminuito negli anni – ammette l’attore – sostituito da un altro fastidioso fenomeno, quello dei messaggi. Si vedono spesso in platea visi che si illuminano ripetutamente perché stanno messaggiando durante lo spettacolo”. Silvio Orlando è contrario a sospendere lo spettacolo perché sostiene che l’interruzione sia più disturbante dello squillo stesso. “Si può creare un dibattito in sala che disturba ancora di più la fruizione”, insiste e definisce la sua una “battaglia di civiltà”. Un fenomeno condiviso da moltissimi attori di teatro quello di Silvio Orlando che sottolinea: “Alla fine si tratta di una prepotenza che subisce la stragrande maggioranza del pubblico da parte di pochi spettatori”.
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08 Dicembre 2024, 16:16