14 Giugno 2023, 17:42
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Silvio Berlusconi, a detta di molti, era un uomo molto generoso. Un personaggio divisivo ma sempre pronto a dare una mano e a mettersi a disposizione quando era necessario. E lo fece anche il 2 dicembre del 2017 quando Nadia Toffa accusò un grave malore in un albergo di Trieste. Il Cavaliere non ci pensò un attimo e mise a disposizione un elicottero per trasportare la Iena bresciana all’ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia si assicurò che Nadia Toffa fosse sistemata nella sua stanza privata al San Raffaele e che ricevesse tutte le cure necessarie. Un gesto di generosità che la redazione de “Le Iene” non ha mai dimenticato e che cita nel messaggio social rivolto al Cavaliere, morto di leucemia a 86 anni lo scorso 12 giugno. “Grazie Silvio”: inizia così il ricordo con cui lo staff della trasmissione di Italia 1 ha voluto ringraziare Berlusconi anche per la vicinanza a Nadia Toffa, giornalista storica della trasmissione stroncata da un cancro nel 2019.
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“È morto Silvio Berlusconi, il fondatore dell’azienda che da 26 anni manda in onda il nostro programma – si legge nel post pubblicato nei canali social – Non lo abbiamo mai conosciuto direttamente, ma sappiamo che in tutti questi anni ci ha seguito e sostenuto con passione e generosità. Non dimenticheremo mai quel che ha fatto per Nadia. Ci stringiamo così a Pier Silvio, il nostro editore, e alla sua famiglia, a Fedele Confalonieri e a tutti i lavoratori di Mediaset che lo hanno conosciuto e apprezzato. Senza il suo lavoro non ci sarebbe stato neppure il nostro. Grazie Silvio”. La stessa Iena raccontò l’episodio qualche mese prima di morire. “Berlusconi io non l’ho mai conosciuto – disse in una delle ultime interviste – Dici che mi riceve? Io avrei delle curiosità da chiedergli. Non è mio amico, però diciamo che provo molta gratitudine per lui, perché lui è la persona che ha fatto partire l’elicottero da Trieste quando sono stata male il 2 dicembre e mi ha fatto arrivare al San Raffaele”.
Anche dopo il malore, Silvio Berlusconi si preoccupò di Nadia Toffa e le fece riservare la sua stanza privata all’ospedale San Raffaele di Milano. “In azienda – disse ancora la Iena – tutti continuano a riportarmi che lui chiede di me, vuole sapere come sto, è sinceramente preoccupato per me, umanamente preoccupato. Mi piacerebbe ringraziarlo, innanzitutto, e poi conoscerlo. Avrei delle curiosità da chiedergli. Cosa gli chiederei? Gli direi così: ‘Io non l’ho mai votata, non l’ho mai incontrata, non sono la miglior conduttrice di Mediaset, perché ci tiene così tanto a me? Perché mi ha voluto bene tanto da mandarmi l’elicottero da Trieste al San Raffaele? Mi aveva anche telefonato, mi sembrava il suo imitatore”.
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14 Giugno 2023, 17:42