12 Giugno 2023, 19:55
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Com’era prevedibile, dopo la morte di Silvio Berlusconi, Mediaset ha stravolto i suoi palinsesti mandando in onda uno “Speciale Tg5” in simulcast su Canale 5, Rete 4 e Tgcom24. La trasmissione interamente dedicata al Cavaliere è proseguita sulle tre reti fino alle 18.25. Riprenderà alle 20 per poi concludersi a mezzanotte. Di conseguenza, sono saltate le intere programmazioni.
“Tutta Mediaset abbraccia con amore e infinita riconoscenza il fondatore Silvio Berlusconi”, è il messaggio di cordoglio del Biscione. Ancora più commovente è quello dei cinque figli del leader di Forza Italia mandato in onda sulle reti Mediaset. “Dolcissimo papà – scrivono Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi – grazie per la vita, grazie per l’amore. Vivrai per sempre dentro di noi”. E sulla torre Mediaset di Cologno Monzese sono spuntate le scritte “Ciao papà” e “Grazie Silvio”.
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Durante lo “Speciale Tg5”, tra quanti hanno ricordato Silvio Berlusconi figura anche Gerry Scotti, colonna portante di Mediaset da oltre 30 anni. “Chi era Silvio Berlusconi? Per noi è stato il maestro del lavoro – ha detto a Cesara Buonamici – Ci ha insegnato ad amare questo lavoro, a rispettarlo profondamente, a rispettare le persone con cui facciamo il nostro lavoro. E poi rispettare le persone che usufruiscono del nostro lavoro, cioè i telespettatori. Questa era la sua massima dottrina. A tutti quelli della mia generazione – forse i grandi che lui aveva intercettato sulla sua strada, Mike, Corrado, Vianello, erano gente già del mestiere e forse a loro non doveva insegnare nulla – ma a noi che eravamo i ragazzi di bottega ci ha trasmesso, non insegnato, i valori di questo lavoro. Non so se questi valori poi hanno stimolato anche tutte le altre emittenti a fare un po’ come avevamo fatto noi con la tv commerciale. Quindi mi sembra sia stato un bellissimo esempio anche per i nostri concorrenti”.
“Cosa voleva, secondo te, Berlusconi prima di tutto dalle sue televisioni?”, ha chiesto la giornalista. “Voleva che la televisione fosse una parte in più della famiglia, un accessorio della famiglia (…) – ha replicato il conduttore – Lui voleva che noi fossimo un pezzo di tutte le famiglie dove entravamo. Lui amava i grandi varietà che aveva preso da quelli in bianco e nero della Rai degli anni ’60 e ’70 e li aveva trasformati nel bellissimo spettacolo del sabato sera italiano. Berlusconi ha amato molto anche i contenitori che occupavano un’intera giornata come l’invenzione della ‘Buona Domenica’. Guai a toccare a lui la domenica. La domenica bisognava stare tutti in famiglia, guardare tutti con il nonno, la nonna, il papà, lo zio, la mamma, i bambini un programma che durasse dalle due alle otto di sera. Quando gli abbiamo fatto notare che erano sei ore di diretta, lui sorridendo diceva: ‘Cosa volete che sia, sono sei ore ma vi divertite’. In effetti, quel divertimento arrivava poi nelle case degli italiani. Sono sicuro che tutti glielo riconosceranno”.
Gerry Scotti ha raccontato un aneddoto sui suoi inizi: “Quando siamo tornati sull’argomento dei miei esordi in televisione, io mi sono permesso di dirgli: ‘Presidente, ma lei lo sa che quando mi ha visto per la prima volta ha detto a Cecchetto ‘ma questo qui assomiglia al mio ragioniere in Brianza’. Lui che era bravissimo anche nel corso degli anni a cambiare idea perché era una persona molto intelligente, mi ha detto: ‘Sì, forse all’esordio ti avevo giudicato così ma adesso sappi che dovunque io sia, se torno a casa o rientro in albergo e accendo la televisione e c’è la tua faccia, ecco in quel momento sono a casa’. Questa era la televisione che voleva Silvio Berlusconi”.
“Oggi è un giorno triste – ha concluso con la voce rotta dal pianto – Ho tentato di non commuovermi. Sai che sono uno che si commuove molto, quindi lascio ai prossimi giorni anche i momenti di grande commozione. Oggi io ho postato una sua fotografia e gli ho detto semplicemente grazie. Grazie per tutto ciò che ci ha regalato nella nostra vita”.
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12 Giugno 2023, 19:55