11 Marzo 2021, 11:36
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A distanza di tre mesi dalla lite in tv, è di nuovo scontro – stavolta a distanza – tra Vittoria Schisano e Serena Bortone. L’ospitata della prima nella trasmissione della seconda si era conclusa tra i veleni.
Tutta colpa di una clip lanciata dalla conduttrice di un film di Antonio Albanese in cui la Schisano aveva recitato quando era ancora Giuseppe. “Io mi chiamo Vittorio e sono un femminiello. Sono un uomo”, diceva Vittoria nel video. “Non mi piace questa clip – aveva sentenziato la Schisano – ho fatto questo film perché ovviamente come tutti dovevo pagare il mutuo, adesso è bello che pagato. Ma che bisogno c’è di mettere quella clip dove lei dice ‘sono un femminiello’ è una cosa che mi disturba in tutta onestà”.
“Ma è il film che hai interpretato”, aveva fatto presente la conduttrice. “Ne ho interpretati tanti, non ho interpretato solo quello. Tu perché hai preso questa clip e non altre?”, aveva chiesto l’attrice. “Perché l’autrice che ha seguito questa pagina e che ha parlato con te ha pensato che era un film con Albanese e che poteva essere interessante vederlo – aveva ribattuto la Bortone – Autrice che è molto brava e che si chiama Barbara Cinque”.
Sembrava finita lì e invece in una recente intervista Serena Bortone ha tirato nuovamente fuori la questione. Rispondendo alla domanda di un giornalista, ha infatti annoverato tra le “esperienze sgradevoli” della sua vita quella con Vittoria Schisano.
“Se n’è parlato anche troppo e non voglio fare altra pubblicità ad una signora che è stata così sgradevole. Contestò la clip di un film che aveva girato quando era ancora Giuseppe. Io sono molto chioccia con chi lavora con me e ho sentito di dover difendere la mia autrice”, ha spiegato la conduttrice di “Oggi è un altro giorno”.
Vittoria Schisano non è rimasta a guardare e ha replicato via Facebook.
“Cara Serena,
ancora una volta non hai colto l’occasione per chiedermi scusa, anzi sei rimasta ferma nei tuoi pensieri così ristretti – ha scritto – Come ho detto in trasmissione, prima di difendere le persone che lavorano con te (sentimento legittimo) dovresti preoccuparti di mettere a loro agio i tuoi ospiti.
Quando sono stata invitata nel tuo programma e mi è stato chiesto di parlare del mio presente e del mio futuro ho accettato ad una condizione, ovvero di non parlare per l’ennesima volta del mio passato: non rinnego nulla e vado orgogliosa della storia e del messaggio che porto sulla mia pelle ma decido io come portare avanti le mie battaglie. Fare servizio pubblico non vuol dire mandare in onda contenuti pruriginosi acchiappa-share&polemiche che creano solo danni a chi li guarda ancor prima che a me stessa.
In ‘Un Posto al sole’ con il mio personaggio si racconta una storia d’amore fra un genitore e le sue figlie: usando quelle immagini avreste aiutato il pubblico a capire la mia storia, in un momento in cui i messaggi di inclusione possono fare la differenza ed invece hai scelto una clip che decontestualizzata ha creato solo confusione. Mi dispiace Serena. Spero che un giorno ci si possa parlare come due donne che si rispettano!”.
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11 Marzo 2021, 11:36