C’è chi è allergico ai fiori d’arancio e che alla vista dell’altare fuggirebbe a gambe levate. E poi c’è lui che, approfittando del fatto che nel suo Paese la poligamia non è reato, si è sposato 53 volte in 40 anni. Il protagonista di questa storia che sta facendo il giro del mondo è Abu Abdullah, 65 anni, saudita. L’uomo aveva 20 anni quando è convolato a nozze la prima volta con una donna più grande di lui di sei anni. Tre anni dopo, Abu Abdullah si è risposato. Anche in quel caso è finita male ma lui non si è perso d’animo e ha trovato altre mogli.
“Il mio matrimonio più breve è durato due mesi, il più lungo 25 anni”
“Ho sposato tutte queste donne perché ero ancora alla ricerca di quella giusta, oltre che di una personale stabilità emotiva – ha spiegato ai media sauditi – Tutto quello che cercavo era un matrimonio che mi rendesse felice”. “Il mio matrimonio più breve è durato due mesi, il più lungo 25 anni, – ha confidato – ma vi assicuro che ho sempre preso la cosa seriamente optando per cerimonie tradizionali”. Tutte le sue ex consorti erano saudite ad eccezione di una conosciuta durante un viaggio di lavoro.
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L’Islam consente di avere 53 mogli?
Abu Abdullah è finito sotto accusa perché l’Islam consente di avere quattro mogli alla volta. In caso di morte o divorzio, è consentito sposare un’altra donna ma le consorti non devono essere più di quattro. Abu Abdullah ha rispettato questa regola sposando un’altra donna solo dopo aver divorziato da un’altra. Al momento, Abu Abdullah è sposato e sembra soddisfatto del rapporto con l’attuale moglie.