Shiva, 24 anni, pseudonimo di Andrea Arrigoni, nel mese di febbraio ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il trapper è stato arrestato lo scorso ottobre dalla polizia di Milano per tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose in relazione ad una sparatoria avvenuta in via Cusago, a Settimo Milanese, la sera dell’11 luglio. Nel corso del conflitto a fuoco, due giovani milanesi hanno riportato ferite alle gambe. Il 21 febbraio, il gip gli ha concesso gli arresti domiciliari. Adesso il giovane è tornato sui social con una foto scattata insieme al suo bambino nato durante la sua detenzione. “Questa foto me l’hanno scattata il giorno in cui sono tornato a casa – ha svelato – Finalmente ho potuto riabbracciare mio figlio, Dio mi ha dato una seconda chance, spero che la mia storia diventi esempio per me e un insegnamento per tutti”. Il giovane tiene felice tra le braccia il piccolo Draco nato dall’unione con Laura Maisano. Con l’occasione il cantante ha deciso di condividere con i fan l’uscita, a breve, del suo prossimo album, “Milano Angels”.
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“Sei la mia benedizione, la peggiore condanna e la peggiore lezione che potessi ricevere”
Un mese dopo l’arresto, Shiva è diventato papà ma non ha potuto condividere con la famiglia i primi mesi di vita del piccolo. Dalla sua cella di San Vittore ha scritto una lettera a mano, pubblicata poi sui social dal suo staff: “Oggi è il giorno più bello della mia vita, ma allo stesso momento il più triste. È nato mio figlio, ma non ha avuto il permesso di esser presente al momento della sua nascita. In mezzo a tutto questo caos tu sei la mia benedizione, la peggiore condanna e la peggiore lezione che potessi ricevere”. Adesso il giovane è in attesa del processo che si terrà con il rito abbreviato presso il Tribunale di Milano. Il trapper si è sempre difeso affermando che i due ragazzi gambizzati avrebbero tentato di aggredirlo nel piazzale della sua casa discografica a Settimo Milanese.
Shiva sarà processato con il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna
Secondo la ricostruzione dell’agguato, Andrea Arrigoni l’11 luglio 2023 avrebbe sparato a due ragazzi entrati nel cortile della sua casa discografica. Stando a quanto riferito dagli avvocati del rapper, i due, Alessandro Rossi e Walter Pugliesi, erano lì per aggredire Shiva che avrebbe sparato verso il basso solo per difendersi. Il cantante adesso si trova ai domiciliari nella sua abitazione con la famiglia e sarà processato con il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. La prossima udienza è fissata per il 19 giugno. La pena minima prevista per il reato di omicidio è di 21 anni, mentre per il tentato omicidio questa si riduce fino a due terzi, quindi rischia circa 7 anni. Si dovranno comunque considerare eventuali attenuanti, che potrebbero far diminuire la condanna. L’ipotesi più probabile è una derubricazione delle accuse in lesioni.