Sharon Stone racconta cosa le è successo dopo l’ictus che l’ha colpita 23 anni fa e lo fa nel corso di un’intervista rilasciata al “The Hollywood Reporter”. La popolare attrice, che oggi ha 66 anni, è molto amata anche in Italia per il suo ruolo nel film cult “Basic Instict” e svela come la sua vita sia cambiata totalmente da quel momento. L’attrice è stata colpita da una emorragia cerebrale durata nove giorni, che le ha causato gravi problemi di salute. Sharon Stone si è trovata costretta a stare lontana delle scene per 7 anni, tempo necessario per rimettersi completamente. Nell’intervista rivela un particolare inedito: “La gente in quel periodo si è approfittata di me. Avevo risparmiato 18 milioni di dollari grazie a tutto il mio successo, ma quando ho iniziato a stare meglio e sono tornata a controllare il mio conto in banca, erano tutti spariti. Il mio frigorifero, il mio telefono: tutto era a nome di altre persone. Non avevo più soldi”.

Sharon Stone dice che dopo l’ictus è morta e si è reincarnata nel suo stesso corpo

L’attrice non ha mai capito chi sia impossessato dei suoi risparmi. Ma il suo recupero è stato molto faticoso, a causa delle conseguenze dell’ictus nessuno la chiamava più a lavorare, ma è sopravvissuta e questa è la cosa che conta. “Ho avuto un’esperienza di morte – racconta ancora nell’intervista – e poi mi hanno riportata indietro. Un monaco buddista mi ha detto che mi ero reincarnata nel mio stesso corpo. Ho sanguinato nel cervello  per nove giorni e il mio cervello è stato spinto in avanti. Non era posizionato nella mia testa dove era prima. E mentre ciò accadeva, tutto è cambiato. Il mio senso dell’olfatto, la vista, il tatto”. “Non ho potuto leggere per un paio di anni. Molte persone pensavano che sarei morta”, aggiunge. 

“Se mordi il seme dell’amarezza, non ti lascerà mai: ora vivo per la gioia”

Quest’esperienza l’ha cambiata profondamente tanto da non riuscire più a dare importanza alle cose materiali, soprattutto al denaro. L’attrice di “Basic Instinct”, ha superato gran parte dei suoi problemi di salute anche se assume farmaci ogni giorno per affrontare la balbuzie e le gravi convulsioni cerebrali.  Oggi ha deciso di concentrare la sua vita sugli aspetti positivi. “Ho deciso di restare presente e di lasciare andare. Ho deciso di non aggrapparmi alla malattia, all’amarezza o alla rabbia – ha detto – Se mordi il seme dell’amarezza, non ti lascerà mai. Ma se mantieni la fede, anche se quella fede è grande quanto un granello di senape, sopravviverai. Quindi, ora vivo per la gioia. Vivo per uno scopo”.

Poi ricorda il giorno del malore: “Il mio migliore amico ha convinto i medici a farmi un secondo angiogramma e hanno scoperto che avevo un’emorragia nel cervello, in tutta la zona subaracnoidea e che la mia arteria vertebrale era rotta. Sarei morta se mi avessero rimandato a casa”.