A fine aprile l’Australia era riuscita ad arginare il coronavirus. Ieri si è registrata una seconda ondata di casi a Melbourne. 77 le persone infettate, ovvero il picco più altro dallo scorso 31 marzo. Focolaio del contagio sarebbe stato lo Stamford Plaza di Melbourne, hotel a 5 stelle in cui venivano tenuti in quarantena per 14 giorni coloro che rientravano da viaggi all’estero. 31 dei 77 infettati sarebbero collegati all’albergo.
Pare che all’interno della struttura sia accaduto qualcosa di molto anomalo. Si parla di rapporti sessuali impropri tra guardie di sicurezza dell’hotel e ospiti. Questi ultimi, invece di rispettare l’isolamento, sarebbero passati anche da una stanza all’altra per ingannare il tempo giocando a carte e facendo giochi di società.
Le guardie avrebbero chiuso un occhio davanti a questo stato di cose e, oltre a violare i protocolli di sicurezza dandosi da fare sotto le lenzuola, non avrebbero nemmeno rispettato le norme di igiene, stringendosi la mano e condividendo gli ascensori. Al momento per 300mila residenti della capitale dello Stato di Vittoria è scattato nuovamente il lockdown.