Lorenzo Viotti manda in tilt la conduttrice romana
- A “Oggi è un altro giorno” la temperatura è davvero incandescente
- Secondo il super informato “Dagospia”, l’intervista non si sarebbe conclusa lì
- “Lui le ha chiesto di fargli conoscere la notte romana e lei si è lanciata”
Grazie a “Oggi è un altro giorno”, programma con cui dal lunedì al venerdì entra nelle case degli italiani, Serena Bortone ha conquistato il cuore dei telespettatori. La conduttrice romana ha i suoi aficionados che la seguono con costanza e che soprattutto non smetteranno di ringraziarla per aver invitato in studio Lorenzo Viotti.
La presenza del bel direttore d’orchestra con fisico da modello ha alzato la temperatura in studio e ha fatto schizzare gli ascolti. La stessa Bortone, come rileva “Dagospia”, ha fatto fatica a trattenere i bollori dinanzi a cotanta grazia e senza pensarci due volte ha flirtato con il suo ospite in diretta. “Dovresti provare a saltare da un aereo con il paracadute”, le ha proposto il 31enne con voce suadente. “Magari insieme”, ha ribattuto lei.
“Dagospia”: “L’intervista non si è conclusa in via Teulada”
“Ma l’intervista non si è conclusa in studio a via Teulada – fa sapere “Dagospia” – La Bortone è stata avvistata con Viotti a cena sabato sera da Entr’acte. Lui le aveva chiesto di fargli ‘conoscere la notte romana’ e la giornalista, dopo essersi sciolta in studio, non ha esitato a lanciarsi in una bollente serata con il bon*zzo che su Instagram mostra un fisico scolpito. I due hanno lasciato il ristorante insieme. Come avranno proseguito il tour della città? Ah, non saperlo…”.
Serena Bortone su Instagram: “Felice di averlo ospitato”
Serena Bortone ha dedicato persino un post a Lorenzo Viotti. “Come sapete, io ADORO la musica classica – ha scritto su Instagram – In particolare l’opera lirica, dove tutte le emozioni sono amplificate. Per me l’opera è doping per l’anima. Per questo – ma non solo per questo – sono stata felice di ospitare Lorenzo Viotti, 31enne direttore d’orchestra contemporaneo, di grande talento, comunicativa, profondità. Grazie a lui e all’Accademia di Santa Cecilia che lo ha ospitato a Roma in tre serate di grande successo. Se anche solo uno di voi oggi si ascolterà un’aria di Puccini, o una sinfonia di Mahler, ne sarò fiera”.