Selvaggia Lucarelli: "Sono molto sensibile e piango spesso"

Selvaggia Lucarelli: “Sono molto sensibile e piango spesso. Io attaccabrighe? Aiuto la gente”

Daniela Vitello

Selvaggia Lucarelli: “Sono molto sensibile e piango spesso. Io attaccabrighe? Aiuto la gente”

| 11/06/2024
Selvaggia Lucarelli: “Sono molto sensibile e piango spesso. Io attaccabrighe? Aiuto la gente”

7' DI LETTURA

Selvaggia Lucarelli è stata ospite di “BSMT”, il podcast di Gianluca Gazzoli. Una chiacchierata sincera e senza filtri, durata oltre due ore, in cui la scrittrice, opinionista ed editorialista del “Fatto Quotidiano” si è raccontata come forse non era mai successo prima. Diretta, graffiante e a tratti spietata, è una delle penne più taglienti dell’editoria italiana. Provocatoria e divisiva, ha preso parte a diversi programmi tv e si è affermata come volto iconico del piccolo schermo nel ruolo di giurata a “Ballando con le stelle”.
Selvaggia Lucarelli è una figura che non lascia indifferenti: o la si ama o la si odia. Ogni suo post e/o storia su Instagram diventa un vero e proprio caso mediatico, i suoi articoli non passano mai inosservati e le sue inchieste giornalistiche scatenano sempre grande interesse e forti reazioni. L’intervista è partita proprio dalle sue inchieste, in primis quella sul pandoro Balocco che visto crollare la reputazione di Chiara Ferragni e il brand Ferragnez. Il suo ultimo libro “Il vaso di Pandoro” è in vetta a tutte le classifiche nazionali di vendita. Nel corso della chiacchierata, l’autrice ha mostrato la parte più sensibile e intima di sé che difficilmente esce fuori nella quotidianità.

Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

“Io attaccabrighe? In realtà, faccio inchieste e aiuto la gente”

“Come sto? Un po’ provata. Tutto quello che è successo nell’ultimo periodo è bello ma impone un senso di responsabilità perché in mezzo c’è la vita di tante persone. Quindi bisogna essere sempre centrati (…) Io sono appassionata della vita degli altri, è il mio mestiere. Per fortuna che c’è qualcuno che si interessa dei fatti degli altri (…) Mi danno dell’attaccabrighe, in realtà faccio inchieste, aiuto un sacco di gente, mi occupo di tante cose, anche di spettacolo, non solo di società. Però c’è questa sorta di character assassination per cui si costruisce la mia reputazione attorno a questa storia del conflitto. Col conflitto, in ogni caso, la società si evolve, si evita l’appiattimento del pensiero e poi è un esercizio di democrazia. Dobbiamo ringraziare le persone che portano avanti le proprie idee che spesso sono alternative a quelle imperanti in quel momento. Poi diventano polemiche perché tante volte le persone si sentono dire cose che non vogliono sentirsi dire. E io in questo senso posso essere molto fastidiosa perché so essere molto diretta, talvolta anche spietata nel mio cinismo, nella mia sincerità, nella mia onestà intellettuale. Questo quadro che si fa di me non mi offende, però trovo che sia del tutto parziale”.

Gianluca Gazzoli (Foto da video)

Il successo del libro e gli effetti del pandoro-gate sulla coppia

“Il vaso di Pandoro” è un regalo che mi sono fatta alla soglia dei 50 anni. C’era bisogna di rimettere le cose in ordine (…) Io non ho mai messo il segui a Chiara Ferragni e a Fedez. Non ne ho mai avuto bisogno perché di fatto tutto quello che facevano lo scoprivo aprendo i giornali, leggendo i siti, guardando i social. Tutto quello che facevano rimbalzava ovunque per cui non avevo necessità di seguire la fonte diretta. Io non li ho mai visti come due individui di cui sparlare, a me interessava il fenomeno Ferragnez inteso come brand (…) Quando la luce potente di Chiara Ferragni si è spenta di botto, la falena (soprannome che Selvaggia Lucarelli ha affibbiato al rapper, ndr) alla velocità di un jet è sparita nel nulla, è andata altrove. Credo che Fedez abbia temuto terribilmente il contagio reputazionale in quel momento. Mi rendo conto che lo sto dipingendo come una persona estremamente cinica e opportunista, però è anche difficile esprimere un giudizio più tenero quando te ne scappi nel momento più difficile dal punto di vista professionale della vita di tua moglie. Anzi, forse l’unico (…) Se la famiglia si è sgretolata, sono fatti loro. Io non ho fatto l’investigatore privato, ho fatto un’inchiesta (…) Sono stata accusata di essere invidiosa, di volere la loro caduta, nonostante i fatti parlassero chiaro. Sebbene abbia riconsegnato il tesserino, io faccio la giornalista. Io non giudico, cerco la verità”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Selvaggia Lucarelli (Foto da video)

I rapporti con Chiara Ferragni e Fedez prima e dopo il libro

“Se ci siamo mai sentiti personalmente? Con Chiara Ferragni non ho mai avuto alcun tipo di contatto. Quando ho scritto questo libro, ho provato a contattarla perché volevo la sua versione dei fatti ma il suo avvocato mi ha risposto che non rilasciava alcuna intervista e che comunque mi sarei assunta la responsabilità delle mie parole. Fedez è più sanguigno, l’ho sentito qualche volta prima del libro. A volte abbiamo anche discusso al telefono su alcune questioni, una relativa alla beneficenza. Poi ci siamo sentiti altre volte, sempre con toni abbastanza accesi. Non si confronta mai sulla sostanza, ti insulta, ti scatena shitstorm (…) Non so se Chiara avrebbe mai voglia di incontrarmi. Io non considero quello che è successo qualcosa di personale. Per me è lavoro. Avrei anche voglia di incontrarla e di farle delle domande senza scrivere niente. Secondo me lei ha perso una grande occasione che era quella di farmi una telefonata quando è uscita l’inchiesta. Perchè si è barricata nella solita torre dell’inarrivabilità, anziché chiamarmi e provare a darmi delle spiegazioni? (…) Credo che avrebbe aiutato anche me a comprendere un po’ il suo mondo (…) L’unico modo per riuscire a recuperare sarebbe dire ‘ho sbagliato’. Non solo non lo dice ma dice di essere stata fraintesa”.

Chiara Ferragni e Fedez (Foto Instagram)

“I social per me sono un pessimo investimento, mi querelano per tutto”

“Molti non hanno capito una cosa del mio lavoro, anche in questi giorni in cui dicono che diventerò ricca con il libro dei Ferragnez. I miei social non sono fonte di ricchezza, casomai sono un grosso problema da un punto di vista economico. Sono un pessimo investimento perché vengo querelata per qualsiasi cosa. Ricevo decine e decine di querele durante l’anno. Ad oggi sono incensurata, quindi vuol dire che nella maggior parte dei casi sono querele con una funzionalità intimidatoria. A me costa tanto difendermi nei tribunali. Negli ultimi due anni forse ho speso 100mila euro di avvocati per fare archiviare delle cose. A processo forse sono arrivata 4-5 volte nella mia vita”.

Gianluca Gazzoli e Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

La sensibilità di Selvaggia Lucarelli

“Se io non fossi sensibile, non mi batterei così tanto perché ci sia giustizia in tanti campi e non mi accollerei rotture di co***oni. A me fa star male fisicamente assistere alle ingiustizie. Pensi che non farei una vita più comoda se lasciassi scorrere le cose? Potrei avere molto di più di quello che ho perché sono abbastanza intelligente da potermi guadagnare delle cose molto alte senza dover faticare, senza avere nemici (…)  In realtà, sono molto sensibile. Piango spesso, il mio fidanzato lo sa, partecipo tanto al dolore degli altri. La causa animalista mi appassiona moltissimo, non riesco a guardare un sacco di cose, di immagini. Empatizzo tanto con le persone (…) Piango più per gli altri che per me, perché mi immedesimo molto, perché mi fa rabbia qualcosa, per le ingiustizie. Una cosa che mi fa piangere tantissimo sono i momenti di riscatto, di rivalsa”.

Selvaggia Lucarelli con il figlio Leon, il fidanzato Lorenzo Biagiarelli e Godzilla (Foto Instagram)

L’amore, il successo e la maternità

“Il mio fidanzato (lo chef Lorenzo Biagiarelli, ndr) sa che ogni tanto ho quei cinque minuti che probabilmente sono un accumulo di tensione o di frustrazione perché non puoi rispondere a chi ti insulta. È una cosa che devi risolvere con te stesso perché non c’è confronto. Lorenzo è molto comprensivo, tra noi si è creata molta complicità perché ci rendiamo conto che non è una vita proprio facile, comoda, ma è densa di soddisfazioni. Facciamo il tifo l’uno per l’altro. Lui non soffre il mio successo ma è il mio primo tifoso. Non solo ci amiamo ma ci sosteniamo e ogni tanto ci perdoniamo. Come ci siamo conosciuti? Ovviamente sui social (…) Mio figlio (Leon, avuto da Laerte Pappalardo, ndr) è molto diverso da me nell’indole, non è il mio prolungamento. Ha molto carattere, molta personalità, è totalmente disinteressato al mondo dei social e al mio mestiere. Ha 19 anni, in questo momento sta facendo il cameriere e questo lavoro gli piace un sacco. È talmente preso da questo mestiere che quando va a cena in altri posti aiuta a sparecchiare. È ancora giovane, non so cosa vorrà fare nella vita, però sono riuscita a trasmettergli il senso di giustizia. Quando vede un’ingiustizia impazzisce forse anche più di me e prende le difese dei più deboli”.

Pubblicato il 11/06/2024 11:01

Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965