Selvaggia Lucarelli esulta su Facebook: “Sarebbe interessante vedere la faccetta della D’Urso alla notizia che la sua causa per diffamazione contro me e Andrea Scanzi l’ha persa. E pensare che i giudici ormai danno ragione perfino a Berlusconi, davvero un brutto colpo per Barbarella. Daje!”. La querelle cui allude la nota opinionista-blogger è esplosa nel marzo 2013. Durante una puntata di “Reputescion” condotta da Andrea Scanzi, la Lucarelli etichettò la conduttrice Mediaset come “arruffapopoli”, affermò che era solita trattare “argomenti che non le sono consoni” e concluse con quelle che sembravano essere “allusioni offensive e denigratorie”. Il pm non diede corso alla denuncia non avvisando gli estremi per una diffamazione e reputò le frasi pronunciate dalla blogger “critiche continenti e non formalmente velenose”. Ma la D’Urso non si arrese, anzi rincarò la dose. Il suo avvocato segnalò la presenza di “sistematici attacchi contro la sua assistita”, in particolare su Twitter, parlando di “radicata avversione”. La mattatrice di “Domenica Live” e “Pomeriggio Cinque” si presentò quindi in tribunale più agguerrita che mai, pronta a far valere le sue ragioni. “Sento lesa la mia dignità come donna e come professionista“, dichiarò all’epoca chiedendo giustizia. Da quanto scrive oggi la Lucarelli, pare che il giudice le abbia dato torto.
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