12 Febbraio 2023, 19:03
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Selvaggia Lucarelli, fresca di ritorno al “Fatto Quotidiano”, dà i voti ai protagonisti della serata finale del 73esimo “Festival di Sanremo”. La giornalista rifila una zero a Fedez, vittima – a suo dire – della sua stessa smania di protagonismo.
“Un giorno qualcuno dovrà studiare il morbo Federico Lucia, ovvero questa preoccupante attitudine che ha nell’arrivare a una festa sempre con un unico scopo: diventare il festeggiato – esordisce – Prendersi festa, regali, cori di buon compleanno e andare via, puntando la festa (altrui) successiva. Doveva essere il Sanremo di sua moglie e dopo la prima serata in cui la moglie ha avuto la sua luce, ha rimesso subito le cose a posto: gossip sulla maleducazione di Anna Oxa e canzone per creare il caso politico. Doveva essere il Sanremo dei cantanti, compreso il suo amico Ax, e il palco se l’è preso lui col bacetto da meme e da aperture giornalistiche su Sanremo. Doveva essere il Sanremo della moglie e è arrivato pure lui a ruota con il podcast, la canzone sulla nave da crociera, il duetto con Ax”.
“Ha voluto essere tutto, come sempre, pure l’abbonato in prima fila – aggiunge – Il risultato è che ha vampirizzato come sempre la festa, togliendo luce ai cantanti, ai conduttori, ad Amadeus, togliendo magia allo show e attaccando il governo con un gesto che era poco più di un meme, con un argomento che aveva lo spessore di un post di Lorenzo Tosa. Fessa la Rai che ancora una volta ha ceduto la festa al bambino che va lì solo per fare casino e mangiarsi tutta la torta. Nel frattempo, la Chiara Ferragni che ci raccontava la favola femminista s’è fatta rubare la scena dal marito incapace di rimanere a casa e lasciare che gli altri si vivano il loro successo, senza che arrivi lui a succhiare il sangue dalle giugulari altrui. Un contrappasso che non meritava neppure lei”.
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Tra i pochi “10” spiccano quelli a Tananai e a Colapesce Dimartino. “Alberto Cotta Ramusino (il vero nome di Tananai, ndr.) è stato semplicemente perfetto – sentenzia Selvaggia Lucarelli – Bella canzone, outfit impeccabili, aria matura e consapevole dell’occasione. Ha sufficiente spina dorsale per proseguire la sua carriera da solo, senza annacquarsi in mille collaborazioni che servono più agli altri che a lui”.
E del duo siciliano, vincitore del Premio della Critica Mia Martini e del Premio Sala Stampa Lucio Dalla, dice: “Se vincessero non sarebbero quello che cantano, ovvero degli sconfitti ordinari, due attori geniali che ci raccontano il malessere dell’uomo qualunque, dalla depressione alle aspettative che schiacciano. Sono la miglior cosa ‘prodotta’ (ma sarebbe meglio dire svelata) da Sanremo negli ultimi anni, del resto Carla Bruni, una che nella vita ha acchiappato da Mick Jagger a Sarkozy, non è certo una che si scomoda per gli Zero Assoluto”.
Voto “10” anche al super ospite Gino Paoli sbarcato a Sanremo per accendere la serata con un aneddoto piccante su Little Tony. Selvaggia Lucarelli riassume così l’ospitata: “Il sommo vate del cantautorato romantico finisce la sua esibizione e inizia a raccontare di quella volta in cui Little Tony ‘era venuto a fare il Cantagiro, poi era tornato a casa e la sua donna di allora era stata con tanti amici’. Purtroppo Gianni Morandi ha capito subito che né lui né Amadeus sarebbero stati in grado di gestire il racconto pecoreccio di un simpatico burbero che non si tiene un cecio in bocca e ha stoppato il racconto del secolo. Nel frattempo Francesca Fagnani gli ha offerto una maglia autografata di Altobelli conservata in una teca anti-proiettile di Mentana in cambio dell’intervista definitiva a Belve”.
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12 Febbraio 2023, 19:03