A “Belve” conduttrice e ospite si “sbranano”
- Francesca Fagnani: “E’ svogliatissima, non le andava questa intervista?”
- Asia Argento: “Lei è una rompi*alle, una tignosa”
- I vizi della figlia di Dario Argento: “Ho provato bevande sacre di sciamani”
Clima incandescente ieri sera a “Belve”. La conduttrice Francesca Fagnani ha intervistato Asia Argento. La conversazione è iniziata in maniera soft.
“Sono stata una bambina sola”
“Un ginecologo mi ha fatto fare una cura di estrogeni perché avevo troppo testosterone – ha raccontato la figlia di Dario Argento – Se sono permalosa? No, un tempo forse. Ora ho fatto pace con i cattivi. Sono stata una bambina sola, ora sono sola ma oggi sono sola per scelta. Mi sento alla pari con la vita. Il dolore più grande della mia vita? Mmm…talmente tanti che non riesco ad identificarne uno. Però li ho lasciati dietro di me. L’ultimo dolore è stata la morte di mia madre”.
“Sono una grande rompip***e. Penso di stare più antipatica che simpatica alle persone perché ricordo loro quello che hanno dentro e che vorrebbero nascondere. Sono un po’ uno specchio”, ha aggiunto.
Francesca Fagnani: “E’ svogliatissima”
Francesca Fagnani ha incalzato la sua ospite su vizi e trasgressioni: “Non sarà stata Santa Maria Goretti”. “Forse lo sono stata”, ha replicato stizzita Asia Argento. “E’ svogliatissima a fare questa intervista, non le andava proprio?”, ha chiesto la conduttrice. “Lei voleva che io dicessi che mi drogo?”, ha ribattuto l’attrice. “No, la trovo un po’ svogliata”, ha insistito la giornalista. “Io sono eccitatissima, sto a pallettoni proprio”, ha fatto presente Asia Argento.
Asia Argento: “Era una battuta, non la capisce?”
Gli animi si sono surriscaldati nuovamente quando Francesca Fagnani le ha chiesto delle accuse mosse nei suoi confronti da Jimmy Bennett. “Com’è finita questa storia? Non è finita male, è finita Bene-tt. Si chiamava Jimmy Bennett, era una battuta, non la capisce? Le battute non vanno spiegate, altrimenti non fanno ridere. Vuol dire che non l’ha capita!”, ha risposto indispettita la figlia del re dell’horror. “O forse vuol dire che non faceva ridere”, ha replicato la conduttrice.
“Lei è una rompi*alle, una tignosa”
Scintille anche quando Francesca Fagnani ha domandato come mai non avesse denunciato Harvey Weinstein. “Non ho denunciato Weinstein, ho riferito quello che ha fatto. Era successo 20 anni prima e il crimine era caduto in prescrizione – ha spiegato Asia Argento – Io non volevo pensare a me stessa come ad una ragazza abusata e non volevo che la mia carriera finisse. Sto parlando e lei mi ha interrotto. Senta, è molto difficile parlare di queste cose. Forse lei non le ha subite e per questo le prende all’acqua di rose. Sa perché non l’ho denunciato? Perché sarei finita a parlare con persone come lei! Lei è una rompialle, una tignosa. Stavo dicendo tante cose e mi ha interrotto dicendo ‘non l’ha denunciato per la carriera’. Io mi sono rotta le scatole di parlare di queste cose. Basta! Se la gente le vuole sapere sono scritte nel mio libro che si chiama Anatomia di un Cuore Selvaggio. Non sono qui a fare promozione? E invece sì!”.
I vizi di Asia Argento
Durante l’intervista, più volte punzecchiata dalla conduttrice, Asia Argento ha anche parlato dei suoi vizi: “Fumo un sacco di sigarette. Dipendenze ne ho avute parecchie ma le ho superate. Lo stordimento non mi interessa perché sono una persona che ha bisogno di controllare. Non andavano bene con il mio essere. E’ iniziata come sperimentazione, è finita come dipendenza e mi sono spaventata. Però la mia fortuna è che sono sempre stata più dipendente dal mio lavoro, più che dalle droghe. Il lavoro mi ha salvata perché ho capito che questo mio grande amore per il lavoro non si sposava con l’amore per le droghe”.
“Ho provato anche bevande sacre di sciamani”
Che tipo di droghe ho usato? Tutte! Anche quelle di cui lei non conosce l’esistenza. Tipo? Bevande sacre di sciamani. Sono droghe, cioè non sono droghe, drugs, nel senso, sono appunto medicine sacre che provengono dalle Amazzoni, dall’Amazzonia. Sono un misto di una certa liana con delle foglie. Hanno un effetto che dipende da ogni persona. Diciamo che è come fare dieci anni di analisi in 8 ore di lavoro. La bevanda si chiama ayahuasca. Grazie a questa bevanda sacra ho capito molte cose di me, sulla mia famiglia e sui miei avi. Ho ricevuto molte visite da persone che non ci sono più. Le vedevo come vedo adesso lei. Non erano allucinazioni, le vedevo sul serio. Secondo me c’erano, come se con degli occhiali io potessi vedere quello che gli altri non possono”.