04 Dicembre 2020, 10:24
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Ieri Bellano ha avuto un risveglio amaro. Il nome del piccolo paesino in provincia di Lecco è finito sulle pagine del “Corriere della Sera” (LEGGI QUI) e da lì è rimbalzato su tutti i siti, oltre che sulla bocca di tutti, per una storia boccaccesca che avrebbe per protagonista un maresciallo della locale stazione dei carabinieri. Il militare, sposato e padre di tre figli, in servizio a Bellano dal 2004, avrebbe intrecciato una o più storie extraconiugali con donne del paese. A “lapidarlo” pubblicamente è stato un marito tradito che, a nome degli altri mariti inferociti, ha imbrattato i muri di un plesso scolastico e di una palazzina poco più in là con quello che suona come un chiaro avvertimento: “Giù le mani dalle mogli degli altri. Codardo togliti cintura e pistola e difenditi dai mariti”.
Oggi il “Corsera” torna a parlare dello scandalo esploso ieri in tutta Italia ma di cui in paese si mormorava da parecchio tempo. Secondo il quotidiano, il maresciallo additato come un dongiovanni e confinato al silenzio dal Comando generale sarebbe pronto al trasferimento e soprattutto sarebbe devastato per essere stato condannato a priori.
“Piange la moglie del maresciallo – si legge sul “Corriere della Sera” – lei pure insultata sui muri, soffre il medesimo comandante descritto come «oltre la devastazione e la rabbia», soffrono le coppie che avrebbero intersecato, con conseguenze apocalittiche per la tenuta del matrimonio in certi casi culminato in divorzio, i passi e le mosse del carabiniere, in un paese che ha affrontato prove peggiori ma fatica ad affrontare questa giornata qui. Stramba, di smarrimento: le troupe televisive bramano per una super ospitata del maresciallo nelle trasmissioni trash. La gente si ripara nei vicoli, distante dal lago e dai vasi di gerani posizionati sulla ringhiera, e nei vicoli si sentono frasi indicibili, da parte di donne e da parte di uomini, su tresche, intimità, perfino luoghi d’imbosco, il tutto in un’esasperazione di toni e invenzioni. Forse. I carabinieri ascolteranno mariti e mogli, perché uscendo dal mero chiacchiericcio di paese e dalle infinite ramificazioni della commedia umana, e restando dentro il colossale danno d’immagine all’Arma, ci sono violazioni e provvedimenti al vaglio”.
In questo vortice di chiacchiere e insinuazioni con “nomi di donne, forse menzogneri e buttati per infangare”, “insiste la fazione pro maresciallo, non esigua e va da sé non interamente maschile, in una Bellano senza reati e balordi che possano avercela coi carabinieri e chi li comandava”.
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04 Dicembre 2020, 10:24