Sara Tommasi non fu vittima di una violenza sessuale di gruppo. I giudici del tribunale di Salerno hanno assolto tutti gli imputati accusati di aver drogato e stuprato l’ex showgirl nel 2012. Sara Tommasi denunciò di essere stata attirata dal suo ex manager Federico De Vincenzo in un agriturismo di Buccino, in provincia di Salerno, con la scusa di realizzare un calendario di beneficenza e una volta giunta nella camera d’hotel di essere stata abusata sessualmente e ripresa durante la violenza da cinque uomini.
Il processo è durato nove anni
Il processo, durato nove anni ha visto imputati, oltre all’ex manager per il quale la Procura aveva chiesto 5 anni e 4 mesi, gli attori Fausto Zulli e Pino Igli Papali e il regista Max Bellocchio. Indagato anche il produttore Giuseppe Matera che nel 2014 fu condannato in primo grado a due anni e dieci mesi con rito abbreviato (la sentenza fu confermata in appello, ndr.).
La deposizione della madre
Durante la sua deposizione, la madre di Sara Tommasi (scomparsa a febbraio di quest’anno, ndr.) raccontò di aver chiesto a Federico De Vincenzo di non condurre la figlia a Buccino a causa dei problemi mentali che le erano stati diagnosticati. In quel periodo, l’ex showgirl partecipò a una serie di film hard prodotti da De Vincenzo e Matera.
Come ha reagito Sara Tommasi alla sentenza
Sara Tommasi ha commentato la sentenza su Instagram. “Non sono delusa – ha scritto – perché, per quantomeno mi riguarda, è una situazione che fa – ormai da tempo – parte del mio passato!! Comunque, ne prendo atto e, quale cittadina italiana, l’accetto pur non condividendola! Il mio unico fine, era uscire da quel periodo negativo (nel quale era inserito anche quell’episodio!) e, fortunatamente, ci sono riuscita, tant’è che non mi sono neanche costituita parte civile né farò appello! In quel periodo io non stavo bene!! E questo è un dato di fatto!!!”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
“In quel periodo avevo bisogno di aiuto”
“Era palese che non fossi capace di intendere e di volere – ha continuato – tanto che fui sottoposta a un TSO. Come detto, non condivido perchè, in quel periodo, SICURAMENTE AVEVO BISOGNO DI AIUTO e non di essere coinvolta in quei generi di lavori!!! Dopo il fatto, mi confrontai con la Procura della Repubblica di Salerno e denunciai la cosa! Ricordo che avevano raccolto molte prove ma – allo stesso tempo – mi resi anche conto di non essere in grado di reggere quello stress psicologico e, quindi, mi convinsi, come detto, a ritirare la denuncia”.
“Mio marito ha raccolto i pezzi e sta ricostruendo il puzzle”
“Infatti, sinceramente – a me, in quei pochi attimi di lucidità che avevo, interessava solo farmi aiutare e uscire da quel periodo nero – ha aggiunto – Così feci! Mi affidai a mia madre che mi diede tutto il supporto di cui necessitavo. Poi lei si ammalò! Fortunatamente ho poi incontrato mio marito che – con tanta pazienza – ha raccolto i pezzi e, giorno per giorno, sta ricostruendo il puzzle!”.
“Ho conosciuto l’inferno e non mi è piaciuto”
“Dal bipolarismo non si guarisce mai del tutto – ha concluso – ma si può vivere una vita normale col tempo! All’inizio però occorrono farmaci, professionisti e tanto amore! Ma assolutamente essere positivi e pensare che si può uscire da quel mondo fatto di depressione e buio. Ora sono una donna nuova, cambiata! Fiera di me stessa! Ho conosciuto l’Inferno e non mi è piaciuto! Preferisco vivere al sole!!!”. Il 21 marzo 2021 Sara Tommasi è convolata a nozze con il suo manager Antonio Orso.